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domenica 14 Settembre 2025
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Una donna su cinque in Italia è a rischio povertà

“Una donna su cinque in Italia è a rischio povertà, anche per effetto di un tasso di occupazione fra i più bassi d’Europa – siamo penultimi dopo la sola Grecia. Come se non bastasse, a parità di impiego, il differenziale salariale medio è del 15,6%. Con questi numeri, è evidente che la ripresa del sistema Paese passa necessariamente da una maggiore presenza femminile ad ogni livello produttivo”.
La dichiarazione è di Loretta Civili, responsabile del Dipartimento della Famiglia – Politiche dei Diritti e delle Pari Opportunità la quale presenta così il convegno, organizzato in collaborazione con la Ugl di Rieti, “Occupazione e conciliazione, un binomio attuabile in tempo di crisi” che si terrà il 22 gennaio, alle ore 15,30, presso la Sala consiliare del Comune di Rieti. All’incontro sarà presente, fra gli altri, il segretario generale del sindacato, Giovanni Centrella.
“Abbiamo deciso di creare questo momento di dibattito sui temi dell’occupazione e della conciliazione nella certezza che entrambi siano realizzabili nonostante la grave crisi imponga continui tagli ai servizi erogati dagli enti locali. Il 2014 è stato proclamato dall’Unione europea Anno per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare, proprio per richiamare l’attenzione di tutti i paesi membri sulla necessità di individuare delle soluzioni a tutti quegli ostacoli che ancora si frappongono ad una corretta armonizzazione del ruolo di genitore con quello di lavoratore. Non vogliamo fare discorsi puramente velleitari, ma agire su tutti i fronti possibili – governo nazionale e territoriale, aziende – affinché vengano messe in campo adeguate politiche di conciliazione, cosa fondamentale per contrastare la povertà e l’esclusione sociale soprattutto, ma non solo, femminile. Siamo certi che da questa crisi si possa uscire e che questa possa anche essere l’occasione per superare tutti quei ritardi che abbiamo accumulato nei confronti degli altri paesi europei in termini di organizzazione del lavoro”.

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