Un libro dell’Archivio di Stato racconta la Rieti del Cinquecento

Come apparivano Rieti e il suo territorio nel Cinquecento? Una domanda a cui possiamo rispondere con il libro “Rieti e il suo contado nella descrizione di Innocenzo Malvasia”, a cura di Roberto Lorenzetti e Alfredo Pasquetti, che sarà presentato mercoledì 30 novembre alle ore 16 nella sala conferenze dell’Archivio di Stato di Rieti, alla presenza di Giovanna Giubbini, soprintendente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria.

Il libro, promosso dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria, dall’Archivio di Stato di Rieti e dall’Associazione storica per la Sabina con edizioni de Il Formichiere, riporta la trascrizione della cosiddetta “relazione Malvasia”, ovvero di monsignor Innocenzo Malvasia, visitatore apostolico nominato da Sisto V nel 1587, per i territori che riguardavano anche Rieti e il suo contado.

L’incarico era finalizzato alla conoscenza e alla descrizione generale della provincia umbra, prendendo in esame anche le singole comunità, delle quali viene raccontato il funzionamento amministrativo con particolare attenzione agli aspetti finanziari e alle notizie attinenti la storia, la cultura e il paesaggio dei luoghi attraversati dalla visita di Malvasia.

Nella pubblicazione, realizzata con la collaborazione di Cinzia Caputo, Liana Ivagnes e Daniele Scopigno dell’Archivio di Stato di Rieti, si trovano descrizioni e informazioni su numerosi centri abitati tra cui, ad esempio, Contigliano, Greccio, Labro, Poggio Bustone e, ovviamente, Rieti, a cui aggiungere Piediluco e Marmore. Copie gratuite del libro saranno consegnate in occasione della presentazione.