Il trasporto pubblico locale laziale sarà progressivamente dotato di unità di sicurezza mobili, trasformando i mezzi in veri e propri presìdi sanitari mobili di primo intervento. Il Sindacato esprime il proprio apprezzamento per l’iniziativa proposta alla UGL Lazio in sinergia con la Federazione UGL AutoFerro e raccolta dal consigliere regionale Marika Rotondi, sostenuta dall’Assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera e dall’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini. Il provvedimento punta a rafforzare il ruolo del trasporto pubblico come infrastruttura di sicurezza e prossimità, a migliorare la capacità di risposta alle emergenze sanitarie e ridurre i tempi di intervento soprattutto nelle aree interne e nei piccoli Comuni.
Grande soddisfazione è espressa dal Segretario regionale UGL Lazio, Armando Valiani, che sottolinea: “Questo provvedimento rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza, equità territoriale e tutela della salute. Integrare trasporto pubblico e sistema sanitario significa rafforzare la rete di emergenza regionale, soprattutto in quei territori dove l’accesso ai servizi è più complesso. È una misura che mette al centro le persone e la qualità della vita”.
Sulla stessa linea la Segreteria UGL AutoFerro, che evidenzia: “Si valorizza il ruolo del trasporto pubblico e del personale viaggiante, che diventa parte attiva di un sistema di protezione e primo soccorso. È un passo avanti importante che aumenta la sicurezza dei passeggeri, rafforza la prevenzione e riconosce l’importanza della formazione e delle competenze dei lavoratori”. L’emendamento prevede, in particolare, che sui mezzi del trasporto pubblico locale – con priorità ai servizi gestiti da Cotral S.p.A. – siano installati defibrillatori automatici esterni (DAE), kit di primo soccorso avanzato e sistemi di segnalazione rapida delle emergenze sanitarie. I mezzi così attrezzati saranno qualificati come presìdi sanitari mobili di emergenza, operativi non solo a bordo durante il servizio, ma anche nelle aree di fermata, capolinea e nei territori serviti, con particolare attenzione ai comuni privi di presìdi sanitari permanenti.
Elemento centrale del provvedimento è anche la formazione certificata del personale del trasporto pubblico locale, realizzata in collaborazione con il Servizio sanitario regionale, il sistema di emergenza-urgenza 118 ed enti accreditati. Particolare attenzione è riservata ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, alle aree interne e ai territori caratterizzati da una forte presenza di popolazione anziana, dove questi presìdi mobili rappresenteranno un vero e proprio rafforzamento strutturale della sicurezza sanitaria territoriale. La Giunta regionale assicurerà il coordinamento dell’intero progetto.
“È un esempio virtuoso di buona politica – concludono Armando Valiani e Marika Rotondi – in cui l’ascolto del territorio, la collaborazione istituzionale e il confronto con le parti sociali producono risultati concreti e misurabili. UGL Lazio continuerà a sostenere e monitorare l’attuazione di questo importante intervento, affinché diventi un modello strutturale e replicabile, capace di rafforzare la sicurezza, la sanità di prossimità e la qualità della vita dei cittadini, in particolare nei piccoli comuni e nelle aree interne”.







