“I continui e prolungati ritardi nei lavori di ampliamento e ammodernamento della Strada Statale Salaria rappresentano un problema per il territorio, che va ben oltre il semplice rallentamento del traffico che causa disagio agli automobilisti. Questi ritardi, infatti, stanno causando importanti disagi al territorio ostacolando di fatto lo sviluppo economico e sociale: da opportunità per la provincia si sta trasformando in un freno. La Salaria, infatti, è la principale via per raggiungere il territorio nonché l’asse portante per il turismo e per il commercio del reatino: i cantieri aperti e i continui restringimenti e rallentamenti rendono tortuoso e scomodo il percorso e scoraggiano i flussi turistici e i potenziali visitatori, che scelgono spesso mete alternative.
Nonostante le bellezze paesaggistiche e storiche, nonché le iniziative culturali che le amministrazioni tentano faticosamente di promuovere, il territorio rimane indietro. I dati Istat lo dimostrano: nel 2024 infatti la città è quartultima in Italia per presenze turistiche, davanti solo a Enna, Benevento e Isernia. Le ripercussioni non sono però solamente economiche: i ritardi causano disagi anche a coloro che abitano la zona, dai pendolari agli studenti costretti a fare quotidianamente i conti con i tempi di percorrenza ma soprattutto con i rischi connessi ad una arteria inadeguata dal punto di vista della sicurezza.
Una situazione che si ripete da decenni e che rischia di trascinarsi ancora per molto tempo. I continui rinvii di cantieri già appaltati, infatti, rappresentano oltre che un danno al tessuto economico e sociale dell’area interna, anche un’occasione persa in termini di occupazione e prospettive da offrire a un territorio che soffre da anni anche l’insufficienza di opportunità lavorative: a partire dagli operai da impiegare nei cantieri fino al potenziale indotto turistico e commerciale.
Le ragioni di tutti questi ritardi risultano quindi incomprensibili in un territorio che ha estrema esigenza di rilancio e prospettive. Non c’è altro tempo da perdere: facciamo appello a tutti gli attori istituzionali per la messa in opera dei lavori e la partenza dei cantieri nel più breve tempo possibile”. Così nella nota la CGIL