Tirreno-Adriatico, il Terminillo è del "condor" Quintana – LE FOTO

L’ha vinta il colombiano Nairo Quintana la quarta tappa della 52esima edizione della Tirreno-Adriatico. Per noi reatini è “la Tappa”, quella che da Montalto di Castro arriva, dopo 171 chilometri, negli ultimi 16, ad attaccare il nostro “gigante” fino al traguardo di Campoforogna a 1.675 metri s.l.m.
Una giornata fredda ma soleggiata che, sullo scenario di una montagna ancora innevata, ha visto una grande affluenza di pubblico tra esperti, curiosi e appassionati del ciclismo più bello, quello delle salite, delle faticose imprese di ripresa e di sprint fatti al limite della sofferenza, al massimo dell’impegno fisico e mentale.
Una delle più belle tappe che questa e altre gare hanno il privilegio di contemplare, una salita che ti toglie il fiato non solo per la fatica e per i cambi di pendenza, ma soprattutto per la bellezza del panorama che ti accompagna e che in vetta raggiunge il suo massimo splendore.
Una tappa simbolica quella che premia il “Re della montagna” nella competizione dei “due mari”, una gara caratterizzata da grandi corridori, da campioni eccezionali che qui hanno fatto grandi prestazioni, con la sola caduta di Mamyikin nella discesa di Castelfranco, senza alcun ritiro e sullo sfondo di una delle montagne più belle d’Italia, la nostra.
Quintana ha dimostrato per la seconda volta di essere il “Re della montagna” (aveva già vinto qui nel 2015) non solo perché ha stravinto guadagnando due maglie, la verde e l’azzurra, ma perché come è abituato a fare, ha ripreso tutti a 2 km dall’arrivo con uno sprint tutto “sui pedali”. Lui, “il condor”, così piccolo e tenace ha dato spettacolo e ha omaggiato la nostra splendida e difficile montagna con il suo stile perfetto, quello di un grande campione.
Benedetta Bellucci
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