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sabato 13 Settembre 2025
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Tasi, Bigliocchi: nessun errore nel calcolo delle aliquote

Con riferimento agli articoli apparsi su alcuni organi di stampa riguardanti presunti errori nel calcolo delle aliquote Tasi – atteso che lo stesso Segretario Generale della UIL di Rieti, Alberto Paolucci, afferma, in contrasto con il titolo dell’articolo (“Sbagliate le aliquote Tasi”), che “per lo stesso anno 2014, nella determinazione delle aliquote Tasi possono essere superati i limiti stabiliti nel primo e nel secondo periodo, per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille.
I limiti possono essere superati a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate, detrazioni d’imposta o altre misure, tali da generare effetti sul carico d’imposta Tasi equivalenti a quelli determinatesi con riferimento all’Imu relativamente alla stessa tipologia di immobili” e che “la somma delle aliquote Imu e Tasi per l’anno 2014 è pari al 11,40 per mille ma non risultano previste detrazioni d’imposta o altre misure, tali da generare effetti sul carico di imposta Tasi equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all’Imu.”
È necessario precisare, contrariamente a quanto affermato, che le detrazioni d’imposta risultano previste nel Regolamento comunale per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale “Iuc” approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 46 del 22/07/2014, regolarmente pubblicato.
Più precisamente l’art. 8, capitolo 3, prevede che la Tasi “per il 2014, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate di cui all’articolo 13 comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 214, non può in ogni caso essere superiore all’Imu che il contribuente avrebbe dovuto pagare con le aliquote e le detrazioni deliberate nell’anno 2012”.
Questa norma, dunque, consente di esentare dalla Tasi tutti quei contribuenti che nel 2012 non hanno pagato l’Imu, o l’hanno pagata in forma ridotta, in virtù delle detrazioni per abitazione principale e per i figli a carico. Più in generale ogni contribuente dovrà, per l’abitazione principale, pagare al massimo quello che avrebbe pagato per Imu nel 2012. Senza questa norma non ci sarebbero state fasce di contribuenti esenti e ci sarebbe stato il rischio concreto di pagare una Tasi maggiore dell’Imu abolita.
Riteniamo, quindi, confortati anche da previsioni d’incasso ridotte di circa 1.000.000 di euro, di aver effettivamente ridotto il carico fiscale per le famiglie e che lo stesso per le unità immobiliari diverse dalle abitazioni principali non supera la soglia dell’11,40 per mille prevista dalla legge.
Consapevoli del grande disagio sociale esistente stiamo già lavorando per un previsionale 2015 che possa prevedere aliquote differenziate per reddito e per utilizzo dei servizi pur rimarcando come il contributo richiesto non ne preveda la copertura economica integrale. Riteniamo, perciò, sbagliato l’invito a non pagare, rivolto ai cittadini dal Segretario della UIL”.
E’ quanto dichiara l’assessore al Bilancio, Paolo Bigliocchi.

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