Ieri pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno arrestato in flagranza di reato un 21enne, ritenuto responsabile di una truffa aggravata ai danni di una donna di 83 anni residente nel capoluogo reatino. L’episodio si è verificato nella giornata di ieri, quando l’anziana è stata contattata telefonicamente da un soggetto che, qualificandosi falsamente come maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Rieti, le ha riferito che la sua autovettura sarebbe stata utilizzata per una rapina ai danni di una gioielleria. Con tono autoritario e facendo leva sullo stato di agitazione della vittima, l’interlocutore ha prospettato la necessità di chiarire la posizione della donna. Nel corso di successive telefonate, il truffatore ha proposto una presunta risoluzione “bonaria” della vicenda, inducendo l’anziana a consegnare denaro contante e monili in oro per una verifica della loro provenienza lecita. Contestualmente, l’uomo è riuscito a convincere la vittima a far allontanare il marito dall’abitazione, indirizzandolo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti, con il pretesto di parlare con un Ufficiale, lasciando così la donna sola in casa.
Giunto presso la Caserma di viale de Juliis, il marito è stato immediatamente ricevuto da un militare che, intuendo il tentativo di truffa, ha allertato immediatamente la Centrale Operativa. È stato, quindi, disposto l’invio di una pattuglia della Sezione Radiomobile presso l’abitazione dell’anziana. I Carabinieri, giunti tempestivamente sul posto, hanno individuato il giovane mentre stava ritirando una busta contenente 5.000 euro in contanti e monili in oro per un valore complessivo di circa 40.000 euro. Alla vista dei Carabinieri, il soggetto si è dato alla fuga, dando origine a un inseguimento a piedi, durante il quale ha tentato di disfarsi della refurtiva. Poco dopo è stato raggiunto, circondato e bloccato. Il giovane, di origini straniere ma residente da anni in provincia di Caserta, è stato arrestato e condotto presso gli uffici della Compagnia di Rieti. Al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la locale casa circondariale. Nel corso degli accertamenti effettuati a suo carico, è inoltre emerso che lo stesso era già stato arrestato per un analogo reato, lo scorso 4 dicembre, dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro, a Segni (RM), e che, per quel fatto, risultava destinatario di un’ordinanza cautelare personale, emessa dal Tribunale di Velletri, che gli è stata notificata dall’Arma di Rieti.
Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.







