Sisma, Mario Sanna proclama sciopero della fame se i locatari di case distrutte non saranno esentati dagli oneri di costruzione

“A più di quattro anni dal terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, i familiari delle vittime subiscono l’ultima umiliazione. Abbiamo chiesto a più riprese ai vari Commissari che si sono susseguiti in questi anni, di porre rimedio ad una evidente, madornale ingiustizia perpetrata ai danni di chi, pur non essendo proprietari di immobili ma semplicemente locatari, hanno visto distrutta la loro vita sotto il crollo dell’immobile che abitavano da molti anni.

Ci si è occupati di assicurare la ricostruzione delle case che per i proprietari costituivano una seconda o terza proprietà a reddito e non si è pensato di equiparare a loro i locatari che quelle abitazioni le hanno vissute ed in quelle hanno visto distrutta la loro vita. Pur decidendo di costruire a nostre spese una nuova casa altrove per una nuova vita, abbiamo chiesto che si potesse attingere all’art. 17 lettera D del Testo unico sull’edilizia per poter usufruire dell’esenzione dal pagamento degli oneri di costruzione che viene concesso a chi subisce calamità naturali.

Il Comma 3 dell’art. 6 della legge 189/2016 che riguarda le ricostruzione dei territori del Centro Italia, riprende quell’articolo ma non inserisce la figura dei locatari come fruitori del provvedimento. Faccio notare che noi, oltre ad essere locatari dell’abitazione che ci è crollata addosso, siamo anche familiari di una vittima, Filippo Sanna di 22 anni, che è morto a causa di quel crollo. La nostra vita distrutta da quell’evento, per il legislatore non merita nessuna forma di solidarietà!

Nemmeno la possibilità di non pagare gli oneri di costruzione per una casa che, ripeto, a spese nostre vogliamo costruire. Stiamo parlando di 42.000 euro che il Comune di Rieti ci ha richiesto. Una cifra enorme nella sua giustificazione, irrisoria rispetto ai miliardi stanziati per il terremoto ma assolutamente improponibile per la nostra situazione.

Nonostante, lo dobbiamo dire, l’impegno profuso dal Commissario Legnini per venire a capo di questa NEFANDA INGIUSTIZIA, a oggi nulla è stato fatto.
CI AVETE UCCISO UNA SECONDA VOLTA!

Ma noi non ci arrendiamo! Da domani mattina, 20 gennaio 2021 io, Mario Sanna (nella foto), proclamo uno sciopero della fame a oltranza fino a quando anche i locatari delle case distrutte potranno usufruire dell’esenzione dal pagamento degli oneri di costruzione e, nel contempo, richiedo lo sblocco della discussione in VIII Commissione della Camera che vede ferma la Proposta di legge sul FONDO PER I FAMILIARI DELLE VITTIME del sisma 2009 e 2016.

Faccio appello a tutte le persone che ci seguono ed a tutte le testate giornalistiche che hanno avuto contatti con noi per rendere questa mia protesta visibile e nota a tutte le forze politiche ed alla Nazione tutta.
Ciò che sta accadendo a noi oggi, domani potrà essere il vostro presente. NESSUNO ESCLUSO!” Mario Sanna