Nei giorni scorsi a Rieti gli agenti della Squadra Mobile e della Sezione Volanti della Questura di Rieti hanno tratto in arresto un trentottenne per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commesso nei confronti della ex compagna. A seguito di richiesta di intervento per lite domestica giunta al NUE 112, le pattuglie della Squadra Mobile e della Sezione Volanti hanno raggiunto la donna che, nel frattempo, era scesa in strada insieme alla sorella. Entrambe, visibilmente agitate, hanno riferito agli agenti di aver subito, poco prima, un’aggressione verbale e fisica da parte dell’ex compagno della richiedente nel corso di un incontro concordato per ottenere la riconsegna del figlio minore. I poliziotti hanno subito contatti con l’uomo che, nel frattempo, era rientrato presso la sua abitazione, il quale cercava di minimizzare l’accaduto affermando che si era trattato di una mera lite verbale.
Tuttavia, proprio il giorno prima, la donna si era portata in Questura e aveva sporto querela nei suoi confronti per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori tanto che erano già state avviate dalla Squadra Mobile le procedure d’urgenza previste dalla normativa sul “Codice rosso” con l’audizione di alcuni testimoni delle violenze dalla stessa riferite. Inoltre, ricorrendone i presupposti, il Questore di Rieti aveva emesso nei confronti dell’uomo il provvedimento di ammonimento per violenza domestica. Poco prima della lite che aveva determinato l’intervento della Polizia di Stato, l’uomo si sarebbe dovuto, infatti, presentare negli uffici della Divisione Polizia Anticrimine per la relativa notifica. All’indomani della denuncia, la donna aveva tuttavia deciso, incautamente, d’accordo con l’ex compagno, di recarsi presso la sua abitazione per riottenere l’affidamento temporaneo del figlio di anni quattro. Ma l’incontro era sfociato subito in un’aggressione verbale e fisica, posta in essere dall’uomo in presenza del minore, violenza che cagionava alla donna lesioni con prognosi di otto giorni.
La realizzazione di una registrazione audio da parte della stessa, contenente integralmente le fasi della lite, unitamente alle dichiarazioni raccolte da alcuni testimoni presenti ai fatti, hanno consentito agli investigatori della Polizia di Stato di accertare le condotte particolarmente violente poste in essere dall’uomo e di procedere all’arresto in flagranza differita del medesimo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’arresto è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Rieti che ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei suoi confronti, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.
Il presente comunicato si trasmette al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza