SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – Fabrizio: “Anziani e invalidi ignorati”

Per la rubrica di Rietinvetrina SEI TU IL REPORTER ci scrive Fabrizio Chiaretti: “Ancora una volta, come ogni anno, si ripete un malcostume. Migliaia di anziani non autosufficienti rischiano seriamente di non poter continuare a essere assistiti. L’INPS, infatti, a pochissimi giorni dalla scadenza dell’attivazione o proroga del servizio Home Care, ancora non ha aperto la piattaforma dedicata che consenta la fruizione dei vari servizi in favore di utenti invalidi inseriti nella relativa graduatoria. Dopo mesi dall’inserimento delle richieste di nuove attivazioni o rinnovi delle domande, dal 1° luglio le famiglie si troveranno scoperte nel vedersi garantiti dei fondamentali servizi. L’assoluta mancanza di attenzione e, diciamolo pure, di assoluto menefreghismo, bloccherà sicuramente al 30 giugno la possibilità di vedere garantita la prosecuzione di assistenza domiciliare per i non autosufficienti.

Gli uffici servizi sociali dei consorzi si trovano giornalmente a dover fronteggiare centinaia di situazioni senza avere, neanche essi, interfacce in grado di rispondere a tempistiche e modalità. Non tutte le persone non autosufficienti hanno la possibilità di avere familiari in grado di potersi districare in ambito informatico e, seppur avendo la disponibilità da parte delle assistenti sociali del Consorzio, si trovano in serie difficoltà per far sentire la propria voce a un fantomatico interlocutore quale il sistema INPS.

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In barba alla semplificazione vengono inoltre richiesti dati già in possesso della stessa Inps, aumentando così il peso di incombenze amministrative davvero evitabili. Si ritiene dunque necessario un serio, sistemico e razionale intervento istituzionale che agevoli il più possibile il rapporto cittadino-utente / INPS che vada aldilà delle pleonastiche e assolutamente vuote dichiarazioni propagandistiche che troppo spesso si ascoltano in tema di attenzioni alla popolazione bisognosa. Piuttosto che stanziare miliardi per un pericoloso riarmo, si investa per “riarmare” di senso civico e civile una cultura sociale che insegni alle nuove generazioni l’importanza fondamentale di rispettare chi ha bisogno, purtroppo, di assistenza e cure. Il compito di tutti, infatti, dovrebbe essere quello di impegnarci e lottare, facendoci portavoce con forza e decisione di chi, invalido, anziano e non autosufficiente, non ha più le energie per farsi considerare con rispetto di tutti padre dei nostri diritti” – conclude Fabrizio Chiaretti.
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