Sassaiola contro il pullman dei tifosi di Pistoia porta Rieti sui giornali di tutto il mondo, dalla Spagna al Giappone, fino alla Turchia ed il Belgio (nella foto). Non è la prima volta che Rieti finisce su tutti i media, stavolta però per un caso inaudito. Uccidere un uomo per futili motivi sportivi è di una gravità assurda, non si può togliere la vita ad una persona che sta svolgendo il proprio lavoro e diciamo anche un lavoro pesante, che ti porta a lavorare anche nei week end, dopo aver conseguito una patente speciale, dopo corsi, esami. Partenza all’alba e rientro in piena notte. Poi degli sconsiderati ti tolgono la vita, facendoti lasciare gli affetti cari tra i quali la figlia Federica che lo aspettava come in tanti altri viaggi (LEGGI IL SUO MESSAGGIO (CLICCA QUI).
Un gruppo di tifosi, ultras, immaturi e pericolosi, che cominciano premeditatamente a lanciare sassi contro il pullman dei 45 supporter pistoiesi senza pensare a quali conseguenze avrebbero scaturito non ha nessuna giustificazione. Un uomo è morto.
Senza se e senza ma, l’autore dell’ignobile gesto dovrebbe essere punito nella maniera più rigorosa. Tutti i giornali e i media nel mondo parlano di quanto accaduto nella nostra Città.
Raffaele Marianella, secondo autista, 65 anni, in quel momento non era alla guida, e se avessero colpito il collega che stava al volante sicuramente le conseguenze sarebbero state inenarrabili. L’intera comunità reatina deve meditare. L’intero movimento sportivo deve meditare.