Sabina Radicale ha ricordato i “14 ebrei stranieri” deportati da Rieti

FOTO: Rinaldi

Nella mattinata del 6 gennaio 2024 Sabina Radicale ha ricordato i “14 ebrei stranieri” che vennero deportati ottanta anni fa dal Carcere Santa Scolastica di Rieti. E lo ha fatto con una breve cerimonia proprio davanti all’ex istituto di detenzione. Presenti rappresentanze di Prefettura, Diocesi e Provincia. L’ultimo ricordo risaliva al 2013.

I 14 ebrei, precedentemente erano internati in vari paesi della provincia: la famiglia Gattegno ad Amatrice dove nacque il piccolo Roberto, la famiglia Da Fano a Borgo Velino (fu il soggiorno più sofferto), da Leonessa la moglie cattolica di Ugo Löbenstein chiese invano di liberare secondo legge il marito deportato, a Rivodutri i coniugi Krohn vissero per oltre due anni. Per iniziativa delle autorità italiane, furono deportati al campo di Fossoli e di lì a pochi mesi ad Auschwitz dove in 13 (le donne, i bambini, gli anziani) furono direttamente avviati alle camere a gas.