“Dall’ospedale di Magliano Sabina al CTO della Garbatella, dal nosocomio di Alatri a quello di Pontecorvo, passando per le strutture di Bracciano, di Civita Castellana, di molti altri Comuni della nostra regione: dall’1 gennaio 2011 sulla sanità pubblica del Lazio si è abbattuta la scure del riordino ospedaliero. Chiudono, o hanno già chiuso, interi ospedali, pronti soccorsi, molti servizi pubblici essenziali per la cittadinanza.
Stupisce e allo stesso tempo sconcerta la totale assenza di informazione da parte della Regione Lazio: il commissario straordinario Renata Polverini ha tappezzato la regione di manifesti 4 x 4 per annunciare che, durante le feste, lo screening le sta a cuore, ma non ha fatto stampare nemmeno una riga per informare i cittadini sulle imminenti chiusure di servizi sanitari pubblici e sulle alternative a loro disposizione”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio.