Rissa tra extracomunitari a Rieti, Emili: “Non possiamo accoglierli tutti solo perché abbiamo spazio. Servono più Forze dell’Ordine”

“In meno di 48 ore a Rieti si è consumata un’aggressione a danno di una studentessa universitaria e l’ennesima rissa in centro storico per mano di cittadini extra – comunitari. Fatti tutt’altro che isolati nella cronaca pressochè quotidiana di una città che appare essere caduta in preda al banditismo e alla violenza delle gang. Droga, spaccio, minacce, furti, rapine e pestaggi infestano le vie del centro e le periferie, al punto da recare danno e paura ai cittadini residenti e agli esercenti le attività del posto. La gravità del fenomeno è tale da esigere una terapia d’urto, ben oltre le parole di condanna e le frasi di mera circostanza. Anche l’installazione delle sole telecamere non basta a fronteggiare un fenomeno criminale che deve essere stroncato ancor prima di monitorarlo.

Urge piuttosto rafforzare la presenza delle Forze dell’oOdine poste a presidio del nostro territorio, rimpiazzando i tanti agenti andati in pensione. Al contempo chi ha compiti di governo, anche in sede di comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza deve pretendere che a determinare il numero dei migrati da ospitare non sia solo lo spazio a nostra disposizione, ma anche e soprattutto l’occupazione e gli altri servizi cui dipende la capacità di accoglienza del nostro territorio.

Altro errore da evitare è la concentrazione dei cittadini extra – comunitari in determinate zone della città, cui è legato il rischio di creare dei quartieri ghetto e delle zone franche dell’illegalità. Occorre agire con immediatezza per restituire ai cittadini la libertà di vivere e di operare con pienezza nella città ove cresciamo i nostri figli. La sicurezza non è un slogan, ma un dovere da adempiere anche con la forza a tutela di una città che non può e non deve cadere vittima della paura”. Così nella nota il Consigliere comunale avv. Antonio Emili