“Il sempre più sguaiato Sindaco di Rieti da ieri canta vittoria perché il TAR del Lazio ha respinto il nostro ricorso circa la regolarità del Consiglio comunale del 19 novembre scorso. In realtà Sinibaldi dovrebbe tutto sommato ringraziarci, in quanto tale iniziativa ha permesso di sanare l’antico contrasto tra i dettami dello Statuto e quelli del Regolamento consiliari, dopo 24 anni di ambiguità procedurale. Fino ad ora si era sempre proceduto rispettando il Regolamento, perché nei numeri (la metà più uno e non solo la metà) depositario di maggiore garanzia democratica. La sentenza del TAR ritiene che a prevalere sia invece lo Statuto, ma nulla toglie al fatto che il Consiglio abbia deliberato in difetto della maggioranza prescritta dal Regolamento.
Qualcuno si chiederà: come mai in 24 anni la questione del contrasto tra Statuto e Regolamento non si è mai palesata? Semplice: perché in 24 anni non c’è mai stata una maggioranza così precaria e striminzita! Sinibaldi, che in queste ore si atteggia ad “accademico del diritto”, in realtà è soprattutto un “praticamente del rovescio”, garantendosi la sua esistenza amministrativa solo grazie al sostegno di due transfughi eletti nelle file dell’opposizione. Ecco perché stabilire il numero dei membri necessari a rendere valida una seduta di Consiglio è questione fondamentale, dal punto di vista politico, per lui e per i suoi compagni d’avventura.Lasciamo dunque Sinibaldi, ormai ostaggio dei Consiglieri rimasti, ai suoi effimeri festeggiamenti, consci che il ruolo dell’opposizione non possa essere di certo quello di ‘lasciar lavorare l’Amministrazione comunale’, ma di incalzarla nell’interesse della comunità.”
Così nella nota i consiglieri comunali Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Gilberto Aguzzi, Arianna Grillo (Rieti Città Futura) / Carlo Ubertini (P.S.I. – Rieti in Salute – Nome Officina Politica) / Gabriele Bizzoca (T’immagini) / Paolo Bigliocchi, Emiliana Avetti, Rosella Volpicelli (PD) / Maurizio Vassallo (Per il Bene Comune)