È stata ufficialmente riaperta ieri sera, con una partecipata cerimonia pubblica a Largo Enrico Fermi, la Biblioteca Comunale Abate Alano, rimasta chiusa dallo scorso ottobre per consentire i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edificio. L’intervento è stato possibile grazie a un finanziamento di 200mila euro, ottenuto attraverso il Bando della Regione Lazio per la riqualificazione dei luoghi della cultura. Le risorse hanno consentito il rifacimento completo della copertura, il risanamento delle infiltrazioni nelle pareti, la ritinteggiatura dell’esterno e una generale riqualificazione della struttura, con l’obiettivo di migliorarne accessibilità, funzionalità e sicurezza. Una linea di finanziamento che si conferma strategica per il territorio: già nel 2021, infatti, il Comune di Fara in Sabina aveva ottenuto 300mila euro dallo stesso bando per la riqualificazione della Sala del Carro del Principe Eretum, all’interno del Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina.
L’inaugurazione si è svolta in collaborazione con il Teatro Potlach, offrendo alla cittadinanza un momento di festa e condivisione all’insegna della cultura. “La biblioteca è diventata negli anni un presidio culturale fondamentale per la nostra comunità, un punto di riferimento per i giovani, le scuole e le famiglie” ha dichiarato il Sindaco di Fara in Sabina Roberta Cuneo “Questo intervento rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione dei nostri spazi pubblici e testimonia ancora una volta l’impegno costante di questa amministrazione verso le strutture del territorio. Un risultato reso possibile grazie alla sinergia tra amministrazione e uffici comunali, che ringrazio per la professionalità e la puntualità dimostrate. Un ringraziamento speciale anche alla Regione Lazio per il sostegno a un progetto che restituisce alla cittadinanza un luogo rinnovato, sicuro e accogliente”. La Biblioteca Abate Alano torna così ad essere pienamente operativa e pronta ad accogliere lettori, studenti e cittadini, confermandosi come spazio aperto alla cultura, alla formazione e alla partecipazione.