"PIANO DI INDAGINE AMBIENTALE", INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE MARRONI

Il consigliere IDV Marroni

Il consigliere comunale Marroni IDV presa visione del bando pubblico, predisposto dal dirigente del Settore IV del Comune, per la presentazione di offerte per l’affidamento di incarico professionale per la redazione di un “Piano di Indagine Ambientale”, ha presentato un’interrogazione per conoscere in tempi compatibili con i termini del suddetto bando quanto segue:

 

– Perché si procede in danno dei proprietari delle aree in questione;

– Perché le aree, da considerare nel “Piano”, che costituiscono l’elemento su cui effettuare la proposta e che i concorrenti dovrebbero dichiarare di averne preso visione, non sono indicate puntualmente nel bando;

– Perché per tali aree potrebbe essere richiesta la stesura di un progetto di bonifica, compatibile con le destinazioni di cui alla colonna A della tabella1 all’allegato 5 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ( quelle cioè destinate alla residenza), le quali risultano incompatibili con le vigenti previsioni urbanistiche;

– Risulta che, nel recente passato, è stato effettuato un intervento di bonifica, con riferimento alla colonna B della tabella 1 del citato allegato 5 (bonifica di aree destinate al commercio e l’industria), chiedo pertanto se per effetto della bonifica sopra effettuata, si è vincolata conseguentemente la destinazione d’uso delle aree;

– Nei mesi passati esattamente il 23 Giugno 2010 ho sollevato attraverso una precisa interrogazione l’anomalo rilascio di un permesso a costruire per uso commerciale, nell’area all’interno dell’ex Snia Viscosa, che ha una destinazione industriale, di conseguenza anche gli altri edifici all’interno del perimetro dell’ex fabbrica, devono avere obbligatoriamente stessa destinazione d’uso. Risulta che si è consentito e si sta consentendo, l’esecuzione di lavori preordinati, all’uso commerciale e abitativo, di altri immobili che forse come quello sopra riportato potrebbero aver modificato la destinazione con sole “discutibili” manovre catastali che non possono essere sfuggite all’Ufficio, e, pertanto, si chiedono puntuali chiarimenti;

– Come deve essere interpretato il bando che appare  incongruente poiché nelle sezioni “ Oggetto dell’incarico” e “Modalità di affidamento”, prevede la redazione di un Piano di Indagine, ma già definisce puntualmente i termini del successivo Progetto di Bonifica, in quanto a caratteristiche e costi, dando indicazioni alla Commissione esaminatrice delle offerte.

Nell’esempio del bando, quando si parla di esperienze precedenti da parte dei partecipanti, è citato un “ecc.” che si deve immaginare  sia comprensibile per gli addetti ai lavori, così come il”preciso sito da trattare”, magari con esperienze “assai simili”.

I compensi sono già precisamente graduati per entrambi i progetti anche se il secondo oggi presenta tutte le incognite derivanti dal primo in quanto il progetto di recupero ambientale, viene redatto in funzione delle risultanze di quello di analisi e indagini.