Provincia di Rieti, la UIL FPL presenta esposto alla Procura della Repubblica

“Il fatto che da anni le relazioni sindacali in provincia di Rieti sono un ‘optional’ è noto a tutti. Questa volta, Nostro malgrado, siamo stati costretti a presentare una segnalazione (esposto querela) alla Procura della Repubblica di Rieti: perché venga valutata una eventuale omissione di atti d’ufficio. La querelle ha inizio quando questa Organizzazione Sindacale in data 20 maggio 2025 chiede alla dirigente del Personale- Presidente della delegazione trattante- la convocazione del tavolo sindacale per la verifica dell’accordo sottoscritto in data 24 ottobre 2024, tra parte pubblica e OO.SS., per i criteri di ripartizione degli incentivi tecnici. Contestualmente, in pari data, vengono chieste ai Dirigenti dei Settori: IV, V e Unità di Progetto Sisma tutte le Determinazioni Dirigenziali assunte dal 25 ottobre 2024 per la costituzione dei gruppi di lavoro per gli incentivi tecnici.

Documenti necessari per la verifica del citato accordo, che i sottoscrittori dell’intesa hanno diritto ad avere! Trascorsi 30 giorni, senza ricevere risposta, la UIL FPL di Rieti si è vista costretta a diffidare e mettere in mora i tre Dirigenti a adempiere alle richieste avanzate. Dopo pochi giorni i tre Dirigenti con una nota congiunta comunicano che “le determinazioni adottate per la costituzione dei gruppi di lavoro per le funzioni tecniche risultano regolarmente pubblicate da parte della Provincia di Rieti sul proprio sito istituzionale, nella sezione “albo pretorio on line”. Ci mancherebbe che non fossero state pubblicate (Sic!). Con la stessa risposta comunicano il link per accedere all’Albo Pretorio (Sic!).

Come se fosse sconosciuto alla scrivente! Particolare di poco conto: gli atti pubblicati sull’Albo Pretorio della Provincia di Rieti, trascorso il periodo obbligatorio di pubblicazione, è impossibile visionarli se non si hanno specifici riferimenti. Con un dettagliato riscontro questa O.S. sottolinea ai tre Dirigenti che la documentazione richiesta non è stata inviata, evidenziando come la risposta non interrompe i termini assegnati. Trascorsi i 30 giorni assegnati dalla Diffida senza esisti, la UIL FPL ha fatto un estremo tentativo sollecitando l’invio degli atti entro ulteriori 5 giorni. Silenzio assoluto!… E pensare che poco più di due anni fa, ad una analoga richiesta di questa Federazione Sindacale, uno dei tre Dirigenti, inviò tutti gli atti richiesti sulla costituzione dei gruppi di lavoro per gli incentivi tecnici per la verifica del rispetto del precedente accordo. Perché non li vogliono dare? Andreotti disse: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.

Dinanzi a questo silenzio rifiuto siamo stati costretti a rivolgerci alla Procura della Repubblica di Rieti facendo presente che nella diffida e messa in mora è stato rammentato che: ‘il comma 2 dell’art. 328 del C.P. punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo. Evidenziando, altresì, ‘che in difetto verrà denunciata ogni omissione degli atti d’ufficio alla competente Autorità’. Dinanzi a simili episodi restiamo interdetti sulla classe Dirigente che assume simili comportamenti in spregio alle più elementari relazioni sindacali, soprattutto in spregio della, ormai nota a tutti, Legge 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”. Questa vicenda esprime tanta amarezza, soprattutto per l’assordante silenzio che si percepisce dalla politica che governa l’Ente dinanzi a simili episodi.”
Così nella nota il segretario generale Valter De Santis