“Le giuste retribuzioni dei lavoratori non si toccano. Contro la scelta illegittima dell’amministrazione andremo in tribunale”. Così Giancarlo Cosentino, segretario generale Cisl Fp Roma Capitale Rieti, dopo che, tramite i propri uffici legali, la federazione cislina ha depositato il ricorso nei confronti della Provincia di Rieti contro il recupero delle risorse economiche sul fondo del salario accessorio dei propri dipendenti che l’ente ha avviato.
“Non permetteremo che si consumi questa ingiustizia a danno di chi ogni giorno lavora al servizio della comunità – ha scandito il sindacalista – la vicenda ha inizio lo scorso anno quando l’amministrazione provinciale ha ritenuto necessario detrarre dal fondo del salario accessorio destinato a tutti i suoi dipendenti circa 200 mila euro per presunte illegittimità circa la liquidazione delle indennità di rischio pagate dal 2013 al 2018. E questo nonostante la contrattazione svolta nelle delegazioni trattanti tra i vertici dell’ente e le rappresentanze sindacali, l’approvazione dei revisori dei conti e l’approvazione da parte della giunta degli accordi sottoscritti dalle parti. Noi non ci stiamo”.
La Provincia di Rieti, infatti, non ha ritenuto ricevibili le motivazioni che le organizzazioni sindacali hanno rappresentato al tavolo delle trattative. “Noi riteniamo le somme erogate nel corso degli anni assolutamente legittime, ma nonostante la proclamazione dello stato di agitazione, il tentativo di conciliazione dal Prefetto di Rieti e lo sciopero del personale, la Provincia di Rieti ha confermato gli atti amministrativi di recupero sul fondo del salario accessorio. Peraltro sommando ingiustizia a ingiustizia, nel momento in cui tenta di far pagare solo ai dipendenti in servizio tutte le contestazioni”, ha proseguito il segretario cislino.
“La Cisl Fp Roma Capitale Rieti, a differenza della altre organizzazioni sindacali che avevano promosso le iniziative sindacali congiuntamente, ha ritenuto inevitabile attivare un’azione legale nei confronti della Provincia di Rieti, considerando le indennità erogate al personale totalmente in linea con la vigente normativa contrattuale nazionale ed integrativa dell’ente e chiedendo quindi alla magistratura un suo autorevole intervento al fine di revocare gli atti amministrativi emanati che stanno di fatto colpendo pesantemente il salario delle lavoratrici e dei lavoratori provinciali”, ha concluso Cosentino.