Progetto Solidarietà Assi, Paolucci (UIL): “La solidarietà torni ad ispirare le nostre azioni quotidiane”

“In una società sempre più indifferente, aggressiva e grigia, c’è bisogno che una parola torni a splendere. C’è bisogno che un vocabolo torni a essere di attualità. Questa parola si chiama solidarietà. Solidarietà come forma di impegno etico, civile e morale. E’ con questo obiettivo che con l’Associazione sindacale di solidarietà internazionale (Assi Onuls), la Uil Lazio, la Uil Rieti, la Uil scuola Lazio e con il patrocinio del Forum Nazionale Giovani e della Rete Near, abbiamo aderito al concorso Parliamo di solidarietà e arginiamo il seme della violenza”. Lo fa sapere Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.

“Questa iniziativa è rivolta agli studenti del territorio reatino – spiega Paolucci – La volontà degli organizzatori è di stimolare un dibattito tra i giovani che frequentano le scuole di Rieti e provincia affinché, discutendo e riflettendo, trovino la strada e gli strumenti per sconfiggere la violenza in tutte le sue forme. Gli studenti dovranno consegnare un elaborato su questo tema. I migliori lavori (uno per le scuole medie, l’altro per le superiori) riceveranno in premio strumenti didattici multimediali. Al concorso hanno aderito gli Istituti omnicomprensivi di Amatrice, Cantalice e Leonessa. Le scuole di Rieti Pascoli, Marconi, Merini, Minervini, Elena Principessa, Varrone e Costaggini”.

“Occorre riportare al centro del vivere quotidiano la solidarietà – aggiunge Paolucci – puntando sulle nuove generazioni perché sarà anche grazie al loro contributo e al loro impegno civile, che la società potrà essere migliore e potrà rigettare il seme la violenza e dell’incitamento all’odio. Meno egoismo e più solidarietà, dunque. Il clima di prevaricazione che si sta sviluppando in questi anni viene amplificato anche attraverso l’uso distorto della rete e dei social media. Basta un clic e il pensiero viene dilatato, amplificato. E se il messaggio è negativo, le tensioni e contrasti si ingigantiscono, echeggiano per giorni interi creando danni incalcolabili”.

“Per questo progetto l’Assi Onuls ha scelto Rieti – conclude Paolucci – perché il nostro territorio è stato tormentato da un sisma che ha generato morte e distruzione. Il nostro è stato un territorio che ha ricevuto solidarietà dall’Italia intera in quei tristi giorni quando Amatrice venne rasa al suolo. E’ un territorio che stenta a rinascere per le lungaggini di una burocrazia a volte cieca e altre sorda. Ma è anche un territorio abitato da persone che mai si sono scoraggiati, donne e uomini che di generazione in generazione hanno sempre avuto nel Dna la solidarietà verso il prossimo, verso l’altro, verso chi era o è in difficoltà”.