Venerdì 12 febbraio alle 17.30 Pierluigi Panza incontrerà all’Auditorium Varrone la giuria del Premio Letterario Città di Rieti – Centro d’Italia e gli appassionati di letteratura che di certo non mancheranno alla presentazione del libro “La Croce e la Sfinge” (Bompiani).
Prima del faccia a faccia con la platea di lettori, come sempre è prevista la lettura di un brano dell’opera che narra “la vita scellerata di Giovan Battista Piranesi”. Note sull’autore
E’ autore e curatore di molti libri e pubblicazioni scientifiche, tra le quali “
Tiene conferenze, seminari è ospite di programmi televisivi e membro di varie associazioni. Ha pubblicato un saggio su Marguerite Duras e due romanzi,
"La croce e la sfinge. Vita scellerata di Giovan Battista Piranesi"
Giovan Battista Piranesi: incisore, scenografo, antiquario, ma prima di tutto, come venne definito dai suoi molti oppositori e rivali, “architetto scellerato”. “Italiani all’opera. Casti, Salieri, da Ponte, Mozart… Un intrigo alla corte di Vienna” (Skira) e "Il digiuno dell’anima" (Bompiani)Antichità e restauro nell’Italia del Settecento” (1990), “Leon Battista Alberti: filosofia e teoria dell’arte” (1993), “Piranesi architetto” (1999) ed “Estetica, tempo e progetto” (2002).
Si ricorda che il vincitore del Premio sarà decretato nella serata finale prevista domenica 23 maggio, in base alle preferenze espresse dai 150 lettori componenti la giuria.
Pierluigi Panza è giornalista del “Corriere della Sera” e docente universitario. Si occupa di Beni culturali e ha pubblicato saggi di storia dell’arte e di estetica, in particolare sul Settecento italiano. Ha curato un’edizione critica degli scritti di Piranesi (SugarCo) e un volume su un suo manoscritto conservato a New York (Guerini). Ha scritto due romanzi: Italiani all’opera (Skirà, 2005) e Il digiuno dell’anima (Bompiani, 2007). Panza ha conseguito due lauree e un dottorato di ricerca. Giornalista professionista dal 1995, lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di cultura. Dai primi anni Novanta svolge attività didattica come professore a contratto in diverse università.
La croce e la sfinge racconta la vita di questo artista d’eccezione e dei suoi figli, la sua storia ribelle e avventurosa, che inizia a Venezia, per proseguire nella Roma delle rovine; la storia di un uomo le cui idee rivoluzionarie suscitano scandalo, così come il legame con la potente famiglia di Papa Rezzonico, che pensa di usarlo per i propri scopi politici. Ma questi sono solo alcuni dei tanti azzardi che caratterizzano l’esistenza di un irregolare dell’arte e del pensiero, che nel progetto di restauro della chiesa di San Giovanni in Laterano e nella costruzione della chiesa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino si avvicina sempre più ai simboli dei crociati e alla mitologia dei templari, un amore tossico che aliena sempre più a Piranesi le simpatie dei vertici ecclesiastici.
Pierluigi Panza profonde in questa grande avventura il rigore del saggista e dell’erudito, ma, prima ancora, la capacità del narratore di immergersi nella materia infuocata di un’esistenza fuori dalle regole e di elevarla a simbolo di un’intera epoca: il Settecento dei misteri, degli oscuri simboli esoterici e dei poteri occulti che scuotevano le certezze del secolo dei Lumi e minacciavano la Chiesa.
Il libro, finalista al Premio Campiello 2009, è arricchito da documenti inediti e riproduzioni delle incisioni di Giovanni Piranesi.