PERILLI: PRESENTATI EMENDAMENTI PER SICUREZZA STRADE PROVINCIALI E RIPRISTINO FONDI PER LA SALARIA

Mario Perilli

Con il Bilancio regionale alle porte il consigliere regionale Mario Perilli (Pd) ha presentato due emendamenti per interventi straordinari e non, sulle infrastrutture viarie e per il ripristino dei fondi della Ss Salaria.

“Per quanto riguarda il primo emendamento – spiega Perilli – ho chiesto  una più equa ripartizione dei fondi destinati alle amministrazioni Provinciali per la manutenzione delle strade di loro competenza e, tenuto conto che nell’intero territorio laziale, la provincia di Rieti è quella con la maggiore estensione delle suddette arterie, con oltre mille e 200 km,  la Regione Lazio non può non sostenere un programma straordinario di questo tipo”.

La cifra richiesta all’ente per il triennio  2011/2013 è di 10 milioni di euro così ripartito: 2milioni per l’anno 2011 e 4milioni per ciascuna delle annualità 2012 e 2013. Altro discorso è quella della Salaria. “Considerato quello che è stato fatto con i fondi Fas e il taglio apportato ai finanziamenti già accordati dalla precedente Giunta per la Salaria, ho chiesto di rifinanziare il Concorso della Regione alla realizzazione del raddoppio della stessa da Passo Corese a Rieti con 60 milioni di euro da ripartire con 20milioni di euro annui per il triennio 2011/2013”.

Alle dichiarazioni di Perilli su questo emendamento si aggiungono quelle dell’ex consigliere regionale del Pd, Annamaria Massimi (ora segretario cittadino del Partito Democratico di Rieti) che dichiarano quanto segue. “L’atto presentato, che sarà sostenuto insieme agli altri emendamenti da tutto il gruppo regionale del Pd, punta a riassegnare al territorio provinciale una rete viaria che sia degna di una provincia come la nostra. In poche ore la giunta Polverini ha distrutto quello che abbiamo costruito in cinque anni e la cancellazione della compartecipazione regionale al raddoppio della Salaria è una vera e propria scure che cade sui cittadini dell’intera provincia.

Se l’emendamento non dovesse essere accolto – concludono i due democratici – l’intero territorio sarà condannato all’isolamento infrastrutturale e si confermerebbe come l’unica provincia del Lazio a non avere vie di comunicazioni sicure e ad alto scorrimento con il resto della regione con tutte le conseguenze che ne derivano, dai rischi che corrono i pendolari alla poca attrattività che costituisce per gli imprenditori un elemento del genere”.