PDCI RIETI: LA NOSTRA SEDE IMBRATTATA CON MANIFESTI DI CASA POUND

Sede PDCI di Rieti

"Nella notte tra il 18 e il 19 marzo i muri e gli ingressi della nostra Federazione Provinciale a Rieti, in via Amatrice 24, sono stati imbrattati, a seguito di un azione squadrista, con manifesti e volantini di chiara matrice fascista da esponenti di Casa Pound di Rieti".

È quanto affermano in una nota Angelo Dionisi e Luca Battisti, presidente e segretario del PDCI di Rieti, e Marco Nobili della Fgci Rieti.

"L’ignobile provocazione – aggiungono – fa seguito al recente episodio verificatosi al teatro Flavio Vespasiano di Rieti in occasione del concerto per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quando gli stessi esponenti di Casa Pound si sono resi protagonisti di un indebito volantinaggio all’interno della hall del teatro e poi di ripetute offese verbali e minacce al senatore Angelo Dionisi e al segretario della Federazione PdCI di Rieti Luca Battisti, che nell’ordine avevano chiesto dapprima al direttore del teatro, poi a loro direttamente e infine alle autorità presenti che se ne andassero e che comunque fossero allontanati, essendo una presenza illegittima e offensiva in quel luogo e in quel contesto".

Un impegno forte per una mobilitazione della città di Rieti contro il rigurgito della violenza squadrista e fascista è quello che chiedono Dionisi, Battisti e Nobili "alle forze sinceramente democratiche e antifasciste".

Una manifestazione "a difesa dell’Italia democratica e della sua Costituzione, Repubblicana e Antifascista, che spinga questi tristi figuri la dove la storia li ha relegati, dove gli compete, fuori dalla società civile. Dal canto nostro – proseguono da PdCI di Rieti – vogliamo ricordare all’Assessore Formichetti e al Sindaco di Rieti Emili che non c’è strada, non c’è contrada, non c’è paese, non c’è sentiero che non abbia visto scorrere il sangue di un comunista per la libertà dell’Italia, infangata dal fascismo e dai fascisti e riscattata dalla Resistenza, che è il secondo risorgimento della nostra patria.
Seppure siamo noi a chiedere loro da che parte sarebbero stati e, soprattutto, da che parte si collocano oggi, davanti a atti come quello di Casa Pound nei confronti di una forza democratica quale il Partito dei Comunisti Italiani".

"Con quale coerenza – conclude la nota – partecipano alla cerimonia dell’Alzabandiera per festeggiare l’Unità d’Italia e poi sono corresponsabili di un governo di destra, quello di Berlusconi e della Lega, che mina alle fondamenta le ragioni stesse dell’Unità e agisce quotidianamente per dividere l’Italia".