Il Centro Sinistra di Rieti esprime profonda preoccupazione per la decisione della Bdtronic (ex RCM) di licenziare 21 lavoratori, un atto giudicato inaccettabile e ingiustificato. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie in questo momento di grande difficoltà. È necessario evitare i licenziamenti, ricorrendo a strumenti alternativi come la Cassa Integrazione e avviando un serio processo di riorganizzazione e rilancio dell’attività produttiva.
Riteniamo inaccettabile che Bdtronic avvii una dismissione delle attività nel Nucleo Industriale di Rieti, mettendo a rischio decine di altri posti di lavoro. Chiediamo perciò l’intervento urgente delle Istituzioni, affinché si apra un tavolo immediato di confronto con l’azienda tedesca, la Regione Lazio e il Governo nazionale, per individuare soluzioni concrete che tutelino l’occupazione.
La crisi Bdtronic si inserisce in un contesto già drammatico che coinvolge altre realtà industriali come IMR, Reset, Aarte, Smd e i circa 200 lavoratori ex Alcatel, Ritel, Solsonica.
Senza un impegno serio da parte della Regione e del Governo, rischiamo un progressivo impoverimento della nostra realtà industriale e più in generale economica.
Il Centro Sinistra chiede di rafforzare le politiche di sostegno alle imprese e di favorire la creazione di nuove attività attraverso incentivi mirati a partire dall’inclusione della Provincia di Rieti nelle Zone Economiche Speciali (ZES).
È gravissimo che in Commissione Bilancio i parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia abbiano votato contro l’inclusione del Lazio nelle ZES, smentendo l’unanimità espressa dal Consiglio Comunale e le rassicurazioni del Sindaco di Rieti.
Il Centro Sinistra, con i propri rappresentanti in Parlamento, continuerà la battaglia per l’inserimento di Rieti nelle ZES, auspicando un ripensamento da parte dei partiti di Governo e un maggiore impegno della Regione Lazio, oggi sempre più assente nelle vicende del territorio reatino