“La provincia di Rieti fa registrare la crescita relativa più intensa: le denunce passano da 244 nel 2020 a 538 nel 2024 (+120,5%) – lo rende noto la CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene in occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, che denuncia come siano – un chiaro segnale di un mondo del lavoro che scarica sui corpi delle persone la mancanza di prevenzione e d’investimenti sull’innovazione dei processi di produzione. Nel dettaglio – prosegue la CGIL – le patologie del sistema osteomuscolare raddoppiano da 159 a 305, il sistema nervoso resta su livelli elevati con 69 casi nel 2024. Nel 2024 si contano 148 denunce tra 55–59 anni e 159 tra 60–64, cui si aggiungono 47 casi tra 65–69. In totale, circa il 68% delle denunce riguarda over 55.”
“Come CGIL di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene chiediamo azioni concrete sia al sistema delle imprese, che alle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, che tarda ad attuare integralmente il piano regionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, con cui si potrebbero affrontare numerose problematiche. Serve anche un importante piano d’investimenti in risorse e personale sugli enti preposti alla formazione, prevenzione e controllo del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza. Assieme al nostro Patronato Inca CGIL, con le delegate e i delegati della CGIL nei luoghi di lavoro, stiamo proseguendo in un’importante azione di sensibilizzazione rispetto la denuncia delle malattie professionali e di contrattazione di misure e scelte organizzative volte a garantire la salute e la sicurezza. Continueremo a mobilitarci per fermare la strage sui luoghi di lavoro e mettere le persone al centro del modello di sviluppo e di fare impresa”.