Paolo Fosso al teatro Flaiano di Roma con: “Come il nero negli scacchi”

Dopo il film Il Banchiere Anarchico presentato al Festival di Venezia dove ha ottenuto consenso di critica e pubblico, Paolo Fosso torna a Roma con il suo monologo “Come il nero negli scacchi” che sarà in scena venerdì 3 maggio 2019, ore 21, al Teatro Flaiano.

Tra il comico e il tragico, Fosso autore-attore dà voce all’ansia ossessiva analizzandone i meccanismi dall’interno, offrendo così un punto di vista nuovo. Un unico attore in scena si muove tra buio, luci ed elementi scenici essenziali, alternando momenti di profonda riflessione a momenti di graffiante ironia. Evoca altri personaggi e racconta la sua vita vissuta in compagnia della sua ansia.
“Secondo un’antica tradizione di gioco, negli scacchi i pezzi neri hanno una percentuale più alta di sconfitta rispetto ai bianchi” afferma l’autore, nonché protagonista, “In poche parole, il giocatore cui toccano in sorte i pezzi neri, a parità di abilità dei giocatori, o perde o pareggia.

È l’amara conclusione a cui giunge il protagonista di questo spettacolo quando, costretto a cambiare dopo venti anni di cure il proprio analista per un evento imprevedibile, ripercorre con la memoria le ragioni che lo hanno spinto ad intraprendere la psicoterapia. Ripercorre così tutti i sintomi che hanno afflitto la sua vita di sofferente di ansia ossessiva accompagnata da depressione; disturbi, questi, che riguardano milioni di persone e che, se all’esterno si manifestano con comportamenti che suscitano ilarità, trascinano chi ne soffre in un vero inferno quotidiano, fatto di vera sofferenza. Però, tutto questo è anche un motivo per una presa di coscienza, che permette al protagonista stesso di giungere alla conclusione che questa particolare condizione, affrontata nella giusta maniera, è anche un’opportunità di affrontare l’esistenza da un’angolazione d’eccezione, cogliendone particolari profondi che ad altri sfuggono.

Così, tra il tragico ed il comico, il protagonista scopre che, quando a volte la Vita prende una piega strana e tutte le pedine sembrano ormai in posizione finale, il Nero, inaspettatamente…”