La nuova giunta Petrangeli già da domani (consiglio comunale) dovrà inevitabilmente affrontare due tematiche di particolare rilevanza, purtroppo mai risolte dalle precedenti amministrazioni che, se realizzate, restituirebbero al comune di Rieti vitalità economica e serenità gestionale.
Mi riferisco alla: Vendita del patrimonio immobiliare.
Lotta all’evasione fiscale e relativo recupero delle ingenti somme non versate nelle casse comunali relative all’ICI (seconda casa ed aree fabbricabili) ed alla TARSU;
Al momento unico fatto eclatante e certo è l’uscita dal Comune di Rieti del funzionario più alto in grado dell’ufficio tributi, che ha già messo a disposizione, dal primo luglio, la sua lunga esperienza nel settore, ad altro comune del Lazio.
L’invito forte e deciso che sento di fare al Sindaco ed al nuovo assessore al bilancio, in fase di discussione del Bilancio previsionale 2012, è che non ci deludano anche loro, ma costituiscano al più presto, una nutrita “task force” qualificata e motivata che si occupi esclusivamente dei tributi e nello specifico, del recupero delle somme evase.
Per quanto concerne invece la vendita degli immobili comunali è indubbio che tale operazione rappresenti una risorsa finanziaria necessaria per attivare investimenti inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche da realizzare. Tale vendita renderebbe infatti possibile il recupero di risorse economiche importanti, proprio per effettuare sia interventi di manutenzione straordinaria sia per realizzare nuove opere, che concorreranno a formare il nuovo patrimonio comunale. In sostanza vendere una parte degli immobili comunali permetterà anche di non accendere ripetuti ed onerosi mutui con il relativo indebitamento pluriennale.
Al riguardo il Comune già paga, infatti, ogni anno, oltre 5 milioni di euro di rate di ammortamento (comprensivi di interessi e quota capitale) e nello stesso tempo spende oltre 500.000 euro per canoni di locazione per le varie sedi degli uffici periferici (servizio finanziario, sociale, urbanistica, case di riposo etc). Sarebbe, di conseguenza, essenziale procedere seriamente alla vendita del patrimonio disponibile quantificato in oltre 10 milioni di euro ed inserito come risorsa fondamentale per finanziare le necessarie opere pubbliche che qualificherebbero di certo l’ente.
In verità,la precedente amministrazione ha cercato negli ultimi anni di porre in essere iniziative tese alla valutazione del patrimonio per poi procedere alla relativa vendita, ma ahimé, tale processo, idealmente corretto, è stato un totale fallimento così come i dati che di seguito vengono riportati:
Previsione di vendita Alienato
Anno 2007 2,9 ml. di euro 22.000 euro
Anno 2008 1 ml. di euro ===
Anno 2009 1 ml. di euro ===
Anno 2010 2,6 ml. di euro 378.000 euro
Anno 2011 2,5 ml. di euro ===
Dai dati forniti credo che ogni commento sia davvero superfluo. Urge darsi una mossa!
Il Sindaco Petrangeli è stato informato, ora attendiamo i fatti!!!