“Ci vediamo costretti a chiedere di nuovo una interpellanza consiliare urgente a proposito della struttura di vendita da poco inaugurata in viale Maraini, presso l’area ex Snia-Viscosa, dopo che il 13 ottobre scorso a fronte di una richiesta di accesso agli atti effettuata il 13 agosto il Vice Segretario Generale, avvalendosi di una nota congiunta del Sindaco e del Dirigente del
Settore IV, ha liquidato i nostri dubbi sulla legittimità urbanistica dell’intervento come
questioni dal carattere “meramente tecnico”. Poiché invece a noi non sfuggono le implicazioni economiche, sociali e di progettazione urbana di questa nuova attività commerciale, torniamo alla carica, sperando stavolta di essere più fortunati.
Innanzitutto, nella risposta dell’amministrazione si cita una norma entrata in vigore dopo il rilascio del Permesso di Costruire (datato 20 febbraio 2023), attribuendone in modo improprio un’efficacia retroattiva. Né si può far riferimento ad un analogo PdC rilasciato nel 2009, poiché quello riguardava un intervento su un fabbricato accessorio all’ex complesso industriale (ad esempio un dopolavoro o uno spaccio aziendale), cioè un volume connesso
all’attività produttiva, non un esercizio commerciale autonomo. Il successivo permesso del 2023 ha poi di fatto trasformato la destinazione d’uso da industriale a commerciale, una variazione urbanisticamente rilevante, senza che sia stato predisposto un adeguato strumento attuativo.
L’area, peraltro, ricade nella zona urbanistica D3 del PRG (“Attività industriali esistenti di
futura dismissione”), in cui possono essere effettuati soltanto atti di manutenzione ordinaria, straordinaria e ristrutturazione funzionali all’adeguamento e alla messa a norma degli impianti: l’aumento delle superfici lorde complessive è esplicitamente vietato.
Molte perplessità riguardano anche l’accesso principale al complesso, mediante un ponticello sul fosso Rio attualmente inibito poiché “difforme rispetto agli atti reperiti d’ufficio”, tant’è che lo scorso 23 settembre è stata presentata istanza di Permesso di Costruire a sanatoria di difformità realizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Se il Comune ha accertato dunque una difformità sostanziale, perché non ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica come previsto dalla legge? E infine, perché non c’è ancora traccia delle 56 alberature che la società costruttrice si è
impegnata a piantumare entro il mese di novembre, pena la decadenza dell’autorizzazione commerciale rilasciata dal Comune? Ci sembra di essere di fronte all’ennesimo pasticcio amministrativo di questa Giunta, ma attendiamo comunque con fiducia, stavolta se possibile entro i termini regolamentari, chiarimenti definitivi sulla correttezza dell’iter seguito”.
Così nella nota i consiglieri comunali
Maurizio Vassallo (Per il Bene Comune)
Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Gilberto Aguzzi, Arianna Grillo (Rieti Città Futura)
Carlo Ubertini (P.S.I. – Rieti in Salute – Nome Officina Politica)
Gabriele Bizzoca (T’immagini)
Paolo Bigliocchi, Emiliana Avetti, Rosella Volpicelli (PD)
