MICHELE SPAGNOLI DI SEL SUI FONDI DEL PIANO INVESTIMENTI DELLA REGIONE DESTINATI A POGGIO MIRTETO

Poggio Mirteto
Scrivo in riferimento all’articolo "Regione Lazio, approvato il piano strordinario di investimenti" pubblicato dal vostro giornale in data 19 febbraio 2010. Da quello che ho capito, con un tempismo stupefacente sono stati stanziati dei fondi a favore di alcuni Comuni della Provincia di Rieti, tra i quali figura Poggio Mirteto.

Si tratta di fondi addirittura "straordinari". La soddisfazione per questa notizia è scontata: i soldi in arrivo non possono che migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ciò non toglie che gli stessi cittadini dovrebbero sapere come il Comune spende le risorse ricevute e dovrebbero, inoltre, avere la possibilità di partecipare in maniera attiva alle decisioni pubbliche in merito all’allocazione delle stesse.

 
Questa volta, la cifra stanziata (più di 6 milioni e 500.000 Euro per – se non ho contato male – 44 Comuni e due enti sovracomunali) ha finalità che toccano da molto vicino il quotidiano di migliaia di persone. Questo è un motivo in più per coinvolgere la comunità nelle scelte amministrative che influiscono sul territorio. Ho infatti notato con piacere (e cito il vostro articolo) che i finanziamenti riguardano "arredo urbano, riqualificazione di centri storici, rifacimenti di manti stradali e acquedotti comunali". Questi, a mio avviso, sono tutti ambiti che nel mio Comune (come sicuramente anche negli altri) hanno un ruolo fondamentale. Lo si capisce soprattutto parlando con chi ogni giorno vive la realtà sabina nei suoi molteplici aspetti: le richieste, le proposte, le lamentele hanno in buona parte a che fare con i comparti della gestione della cosa pubblica appena menzionati.
 
Tornando a ciò che la cittadinanza potrebbe e dovrebbe fare in questo caso, penso che gli abitanti di Poggio Mirteto debbano pretendere dall’Amministrazione una capillare e puntuale condivisione di informazioni. Non mi pongo in una logica di contrapposizione (che risulterebbe anche abbastanza populista) con il Comune. Tutt’altro. Quello in cui spero è una sempre maggiore collaborazione tra governanti e governati, in una prospettiva di crescita comune basata sulla chiarezza, sulla trasparenza, sulla correttezza e su un processo democratico che parta dal basso. Qualcosa di più del semplice e demagogico controllo sulle istituzioni.
 
Parlando del caso particolare, faccio all’Amministrazione Comunale delle domande che ho già posto riguardo altri soldi precedentemente giunti nel nostro paese. In estrema sintesi:
1) quanti, dei più di 6 milioni e 500.000 Euro, sono destinati a Poggio Mirteto?
2) Può il Comune illustrare ai cittadini come verranno spesi questi finanziamenti?
 
A questo proposito, c’è una proposta che voglio fare al Comune. Nonostante i risultati secondo me non del tutto confortanti ottenuti dagli incontri con la cittadinanza organizzati nel mese di dicembre, chiedo che si continui questo percorso di partecipazione, coniugando (come è stato fatto le prime volte) la discussione collettiva sull’attività amministrativa comunale con le proposte dei cittadini. Possibili soluzioni al problema della scarsità delle presenze potrebbero essere la convocazione di assemblee distinte per ambiti tematici e maggiori concretezza e incisività delle eventuali decisioni prese dalle assemblee pubbliche.
 
Mi rendo conto che potrei risultare un bel po’ ripetitivo e me ne dispiace. Non è però mia intenzione fare dell’intrattenimento. Quello che voglio è informare e provare a mettere in movimento chi legge solo distrattamente i giornali locali, chi non li legge affatto, chi vive nel totale disinteresse rispetto a ciò che accade (e non accade) nel territorio di appartenenza, chi si approccia con fatalismo e rassegnazione nei confronti della macchina della politica, sentita come qualcosa di complesso e irraggiungibile.