Messaggio del Vescovo Piccinonna ai maturandi: “Vi ho nei miei pensieri. La vostra maturità ha molti padri e molte madri”

FOTO: Chiesa di Rieti

“Cari maturandi, da diversi giorni siete continuamente nei miei pensieri. Vi immagino con le vostre ansie, a riprendere i vostri libri e quaderni quasi a cercare dentro quella preziosa carta un sostegno e una consolazione ai vostri dubbi e alle vostre paure. Vorrei essere accanto a ciascuno di voi per condividere questo tempo favorevole nel quale, più che una porta che si chiude sul vostro passato, mi sembra una finestra che si spalanca sul vostro futuro.

Durante questi miei pensieri ho chiesto ad un mio amico Vescovo, don Tonino, ancora vivo nei miei ricordi, che era esperto di inquietudini dei giovani, di suggerirmi un messaggio per voi e mi ha dato l’idea di consegnarvi delle parole che possano fungere da chiavi per aprire quella finestra e respirare quell’aria di futuro che sta per venirvi incontro. Queste parole formano la parola che tanto aspettate e per cui vi state spendendo: MATURITÀ.

Maestri. Questo tempo non vi faccia dimenticare coloro che vi hanno formato e soprattutto amato. La vostra maturità ha molti padri e molte madri. Sono le persone che vi hanno aiutato a rendere bella la vostra vita. O almeno ci hanno provato. Non dimenticateli mai.Attualità. Mentre vivete la vostra maturità scolastica non dimenticate questo tempo così triste a motivo dei tanti conflitti che stiamo vivendo. Ma proprio perché triste chiede a voi un surplus di serenità per “accettare le cose che non si possono cambiare, il coraggio (agire con il cuore) di cambiare le cose che possiamo, e la saggezza per conoscere la differenza”.

Teoria. Chissà quanta ne avete fatta di teoria in questi anni di scuola. E chissà quanta ne farete ancora. È importante la teoria, È fondamentale conoscere. Ma ora questa teoria chiede di essere vissuta. Non si impara per un voto, né per una soddisfazione personale. Si impara per mettere al servizio del bene comune la nostra conoscenza e rendere migliore questo mondo. Umanità. Qualche giorno fa leggevo che “l’umanità deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine all’umanità”. E allora questo vostro passaggio vi diplomi soprattutto artigiani di umanità. Ne abbiamo un disperato bisogno. E voi, con i vostri occhi carichi ancora di stupore avete il compito di mostrarci la via di una nuova umanità possibile. Non ci deludete.

Riposo. Dopo i vostri esami vi godrete un meritato riposo dalle vostre fatiche. Sia un tempo che vi regalate per rinvigorire i vostri passi e dare sostanza ai vostri sogni. Il Riposo non è ozio. Ma esperienza di bellezza e stupore. È nel riposo che si generano le grandi visioni. Fatene un buon uso e la vostra vita sarà bellissima.Incontro.Quanti incontri in questi anni di scuola. Quante amicizie. Quanti amori nati sui banchi di scuola. Non dimenticate di portarli con voi nello zaino quando svolgerete i vostri esami. Anche quelli sono libri su cui avete studiato. Forse avrete avuto anche degli scontri. La maturità vi faccia anche il regalo del perdono reciproco. Perché le persone si incontrano, i problemi si affrontano. E capire questa differenza è senz’altro segno di maturità.Testimoni.Quanto ne abbiamo bisogno di testimoni. Non che non ce ne siano ma sono sempre pochi per questi tempi così bui. Sogno che il giorno dopo la vostra maturità tutti insieme voi giovani maturandi possiate provocare noi adulti a impegni concreti per la pace, per una economia più giusta, per dire con forza che uccidere non è mai la soluzione, per sottrarci dalla spirale dell’odio e del rancore. Per dimostrarci che fare le cose insieme è sempre meglio che farle da soli.

Di questo, vi prego, siate testimoni. Sì, amiche e amici, la maturità non è la conclusione di un percorso. Ma solo l’inizio di una vita umana e professionale meravigliosa che io vi auguro con tutto il mio cuore di pastore e fratello maggiore. Siete solo all’inizio, ma questa vostra tappa è un passaggio importante che avete la responsabilità di vivere con la passione che caratterizza la vostra giovane età. Buoni esami, allora. La vostra giovinezza non solo mi sta a cuore ma è tra le speranze più belle che voglio provare ad abitare. Vi voglio Bene”. Vostro don Vito