MARRONI: INCOMPRENSIBILI LE AFFERMAZIONI DI MELILLI SUL SEQUESTRO DELL'IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Gian Piero Marroni

Sono stato il primo a denunciare attraverso una interrogazione del Febbraio del 2009 sul rischio delle due autorizzazioni che prevedevano la realizzazione di ombrai serricoli e pannelli fotovoltaici nella piana reatina, in piena zona agricola.
Un intervento edilizio pesantissimo che rischiava di compromettere una delle zone più belle della nostra città.

Autorizzazioni che avrebbero fatto da “apripista” per ulteriori concessioni, che avrebbero portato a profonde modifiche e alterazioni negative della piana reatina.
Il sequestro degli impianti e lo stop al secondo progetto sono stati motivo di profonda soddisfazione per il sottoscritto, per la battaglia vinta all’interno del Comune, e per lo scampato pericolo per una zona di pregio della nostra città che tutti i reatini amano. 

E’ per queste ragioni che non comprendo assolutamente le dichiarazioni  del Presidente della Provincia Fabio Melilli sul fotovoltaico ed energia pulita, quando non perde occasione per esprimere il suo “disagio” per gli ultimi sviluppi della vicenda e il sequestro degli impianti in via di realizzazione nella piana reatina,  quando afferma “che non si può tornare indietro, per scontri interni alle coalizioni”.
 Tradotto significa, e spero di sbagliarmi e di essere smentito, che autorizzazioni che violano palesemente le norme urbanistiche, che vengono “forzate” attraverso un evidente abuso d’ufficio, come si evince dal sequestro della Procura, dovevano magari andare avanti perchè ormai decise dalla politica.
E’ un ragionamento che francamente non riesco assolutamente a condividere e mette in evidenza sempre di più il pericolo di una politica di governo, troppo attenta ad alcuni interessi, e molto infastidita dall’azione di  controllo che consiglieri comunali e procure possono portare avanti.

L’idea delle “forzature della politica” può andare bene per il centrodestra, poco attento sulla questione morale, avendo un Presidente del Consiglio plurindagato, ma non può andare assolutamente bene al centrosinistra che della questione morale ne ha fatto un cavallo di battaglia in questi anni in un Paese sempre più devastato dalla corruzione. Spero quindi di non essermi perso qualche puntata, e che nulla è cambiato per il centrosinistra su questo versante, forse il ragionamento del Presidente della Provincia è stato frainteso e stravolto.