Lorenzoni: “Raddoppio del Peschiera, la verità”

“Ieri sono stato invitato alla mostra per gli 80 anni dell’Acquedotto del #Peschiera. Un evento che riguarda da vicino il nostro territorio. Ho avuto modo di apprezzare l’opera di alta ingegneria idraulica che garantisce la copertura del fabbisogno idrico, insieme alla sorgente Le Capore, dell’ottanta percento degli abitanti di Roma, per la cui costruzione persero la vita 43 operai.

La notizia riguardante il cosiddetto “#raddoppio” del Peschiera, rimbalzata sugli organi di stampa nei giorni scorsi, aveva generato un equivoco perché sembrava che si volesse raddoppiare la portata dell’acqua prelevata dalle nostre sorgenti, perpetrando il furto che Roma ha commesso negli ultimi 50 anni nei confronti del nostro territorio.

In realtà si tratta di un affiancamento di una nuova conduttura a quella già esistente e ormai vetusta, che a regime rimarrà in funzione solo per emergenza, in caso di malfunzionamento della conduttura principale, dovuto ad esempio ai sempre più frequenti terremoti a cui siamo soggetti.

La portata della captazione alla sorgente, dunque, rimarrà di 10 m³/s, anzi addirittura meno, perché alla realizzazione della nuova rete verrà affiancata la manutenzione e l’ottimizzazione volta a ridurre le perdite dell’attuale conduttura, che, dalle sorgenti del Reatino, percorre 130 chilometri, di cui il 90% circa sottoterra, prima di arrivare nella Capitale. I costi di realizzazione dell’opera si aggirano sui 400 milioni di euro.

Grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle al Comune di Roma ed della nostra portavoce alla Camera dei Deputati Federica Daga, da sempre in prima linea sul tema idrico nazionale, la concessione é stata prorogata al 2031 a Roma Capitale (e non più ad ACEA S.p.A., che rimane il soggetto gestore della concessione) e prevede finalmente che Roma riconosca un giusto indennizzo ai Comuni di Ato3 (per intenderci quelli della provincia di Rieti) da utilizzare esclusivamente per la salvaguardia ambientale delle fonti e la manutenzione della rete idrica e fognaria che ammonta a 24 milioni di euro per 30 anni, 7 annui fino al 2020 e 7,5 annui dal 2021 al 2047.

Le spese dovranno essere rendicontate, altrimenti non verranno rimborsate: finalmente soldi concreti per investimenti sul territorio e una maggior tutela della ricchezza idrica reatina, con buona pace di chi avrebbe voluto impiegare gli indennizzi per finanziare sagre e feste “piccanti”.

Siamo molto soddisfatti, e al tempo stesso vigileremo sul rispetto di questo importante accordo nel corso dei prossimi anni.”

On. Gabriele Lorenzoni
M5S