Il Comitato: Correva l’anno… breve storia della festa della matricola

CORREVA L’ANNO…
Breve storia della festa della matricola

Parlare di una Rieti lontana nel tempo non è certo un novità, tenuto conto dei valenti impegni editoriali che, in momenti diversi, hanno inteso ricostruire la storia della nostra città con lo scopo di riscoprirne le radici e per dare più valore agli accadimenti del presente.

È una novità, però, l’iniziativa di trasferire, attraverso una ideale macchina del tempo, l’attuale “modus vivendi” in epoche che, seppure lontane, risultano quanto mai vicine se confrontate con quelle odierne per il solo piacere di rivedersi in altri periodi, senza preoccuparsi di stilare una graduatoria di merito.

Questa immaginaria macchina del tempo, condotta con sagace maestria dal Comitato che ideato e coordinato il presente progetto editoriale, ci riconduce ad una città ancora in difficoltà per i postumi della guerra, attanagliata, quindi, da numerosi problemi che rallentavano il necessario programma di sviluppo. In quei frangenti, un gruppo di studenti universitari, ricchi soltanto della sana spregiudicatezza della loro gioventù, pensò bene di togliere, almeno per un certo periodo dell’anno, il ” sombrero” dalla testa di una città, apparentemente pigra, ma potenzialmente riccadi variegate risorse produttive.

Nacque, così, la “Festa della Matricola”, periodo festosamente goliardico che rifletteva, categoricamente,”l’asservimento” della città al “Marchesatus Sabinensis Goliardiae”. Per più di una settimana la prorompente gioia di vivere degli universitari (baroni e schiavi) contagiava gli abitanti della città che partecipavano alla “Festa” con vero entusiasmo come per attingere dalla stessa la forza necessaria per le difficoltà ed aprirsi al futuro migliore.

Sono stati momenti bellissimi, affascinanti che hanno contribuito a creare un rapporto sinergico fra la città e la gioventù universitaria già consapevole, nonostante la logica esuberanza, della importanza di dare concretezza alle rispettive aspirazioni professionali anche a beneficio della necessità del nostro territorio.

Oggi, gli atteggiamenti del vivere sono perentoriamente cambiati, relegando “nell’archivio dei ricordi” le fantasiose iniziative della “Festa della Matricola”. Alcuni”nobili” del “Marchesatus” non sono più presenti, ma le pagine del volume si sfogliano e si leggono molto volentieri anche nel loro ricordo. La malcelata nostalgia che immancabilmente avvolge i ricordi non sconfina, però, nella amarezza per il tempo trascorso e per “l’abbandono” della sana goliardia.

Consolida, invece, in quanti, a suo tempo, sono riusciti a coinvolgere positivamente l’intera città, l’impegno di affrancarla per creare una adeguata vitalità socio-economica i cui “germi” erano già presenti nel “DNA” organizzativo della “Festa della Matricola”.

È con questa convinzione che la Fondazione Varrone ha deciso di dare alle stampe il presente volume, ringraziando sentitamente tutti i componenti del Comitato Promotore per avere costruito un altro “tassello storico” della nostra città degno di essere “visitato” anche dalle generazioni che verranno.