Lettera aperta del sindaco Cicchetti alla città sulla vicenda indennità

“La difesa d’ufficio che il deputato locale del PD ha effettuato per sostenere i quattro consiglieri interessati alla vicenda delle indennità gonfiate non aggiunge nulla di nuovo a quanto già risaputo. Per gli ignari proviamo a ricapitolare.

Una dirigente si è accorta, per caso, che sono state pagate, per un certo periodo, indennità superiori al dovuto. Ha condotto un’accurata istruttoria che, a conclusione, ha rimesso al Sindaco il quale è responsabile, da quel momento, della riduzione del trattamento economico degli attuali amministratori e del recupero di quanto indebitamente pagato dal Comune. Il Sindaco, data la novità e la delicatezza della questione, ha avvertito Prefetto (Valter Crudo) e Corte dei Conti per avere pareri ed istruzioni. Ne ha ricevuti e si è adeguato. E’ stata ridotta l’indennità degli attuali amministratori e sono stati incaricati gli uffici di procedere al recupero nei confronti di tutti coloro che, in misura maggiore o minore, avevano percepito l’indebito.

Gli attuali amministratori del centrodestra e anche due ex del centrosinistra (Massimi e Mariantoni) hanno versato quanto richiesto. Quattro attuali consiglieri del centrosinistra hanno, invece, rifiutato di restituire e hanno ingaggiato una battaglia politico-giudiziaria in essere ormai da un anno. In Commissione, peraltro, fuori da ogni opportuna prudenza e con scarso buongusto, hanno accaloratamente sostenuto la loro personale posizione. Quasi che il problema del conflitto di interesse si ponesse in Italia solo per gli avversari della sinistra! Intanto il TAR si è dichiarato incompetente a decidere e la vicenda è stata riassunta davanti al Tribunale Civile di Rieti che avrà i suoi tempi, non certo brevi, per dirimere la questione. E nel frattempo la Prefettura ha sollecitato, per iscritto, l’apertura del procedimento di decadenza per i quattro inadempienti. Fin qui la storia. Ora le considerazioni.

Quanto altro tempo dovrebbe trascorrere, a giudizio del PD, perché il Sindaco possa applicare la legge senza essere accusato di frettolosità o peggio, udite udite, di spirito vendicativo?

Si richiama con enfasi la democrazia, dimenticando che le leggi sull’incompatibilità sono state votate da un Parlamento democratico e vengono attuate sotto l’occhiuta sorveglianza del Ministero dell’Interno attraverso le Prefetture. E si sorvola sul fatto che a quattro consiglieri di minoranza, incompatibili, dovrebbero succederne altrettanti votati dai cittadini per rappresentare l’opposizione.

E’ decente, poi, il tentativo di bloccare il dibattito cittadino su un tema così avvilente, minacciando, senza mezzi termini, di inasprire il tono del confronto ove si proseguisse nell’applicazione di una legge dello Stato?

E gli amministratori, attuali ed ex, di destra e di sinistra, che hanno aderito alla richiesta del Comune dovrebbero apparire fessi al cospetto di quattro furbi riottosi?

In conclusione, da un anno si invoca un provvedimento legislativo che non arriva e che dovrebbe costituire una sorta di sanatoria nei confronti di una situazione emersa in tante altre zone d’Italia. Nel frattempo restano in piedi le lettere di sollecito della Prefettura e il cerino, a parere del PD, dovrebbe rimanere in mano ad un Sindaco distratto ed omissivo nei confronti dei propri doveri. Non è corretto pensarlo e non sarebbe giusto né dignitoso subirlo!”

Antonio Cicchetti, Sindaco di Rieti