La Direzione Generale, a seguito dell’informativa fatta ai sindacati durante la riunione del 28 ottobre 2025 relativa alla nuova mappatura degli incarichi sanitari del comparto, ha pubblicato con la delibera n. 847/DG/2025 un avviso di indizione di selezione pubblica per il conferimento di incarichi. A seguito di questa decisione, le Organizzazioni Sindacalinhanno inviato una nota prot. n. 89212 del 28/11/2025, chiedendo il ritiro in autotutela della delibera, poiché nella mappatura non vengono rappresentate tutte le figure professionali sanitarie previste dalla legge 251/2000 e vengono utilizzati fondi contrattuali senza alcun confronto con le parti sociali. Fondi che, ricordano i sindacati, appartengono ai lavoratori e devono essere gestiti con trasparenza.
La scelta più contestata riguarda il Pronto Soccorso, dove sono stati assegnati ben sei coordinamenti, a fronte di poche posizioni apicali per altre aree professionali della U.O.C. Tecnici Sanitari e della Prevenzione e Professioni Riabilitative e Sociali, come da Atto Aziendale (deliberazione n. 327/CS del 25/03/2025, comprendente 18 professioni sanitarie). “Una decisione che non valorizza tutto il personale e non risponde ai bisogni reali dell’azienda – sottolineano i Sindacati – né favorisce l’attrattività dell’ospedale di Rieti, indispensabile per trattenere i giovani neoassunti e rafforzare il senso di appartenenza”.
Gli incarichi sono finanziati con fondi del comparto e, come stabilito dall’art. 6, comma 3, lett. d) del CCNL Comparto Sanità 2022-2024, la loro gradazione deve essere oggetto di contrattazione integrativa aziendale. “Non è ammissibile – ribadiscono i Sindacati – che risorse dei lavoratori vengano utilizzate senza un confronto sindacale. Mai, con le precedenti direzioni, si erano registrati problemi di tale portata”.
Malessere del personale e criticità irrisolteAccanto alle incongruenze sugli incarichi, emerge un quadro di crescente malessere tra i dipendenti: condizioni di lavoro stressanti, carichi eccessivi e un clima di sfiducia. “Il benessere organizzativo, tanto annunciato all’insediamento della Direzione, è rimasto una chimera – denunciano le Organizzazioni Sindacali – e senza personale motivato e ascoltato la qualità dei servizi rischia di crollare”. I Sindacati segnalano inoltre:
• Liste d’attesa interminabili, con dati ufficiali non corrispondenti alla realtà.
• Gettonisti retribuiti fino a 800 euro a turno, senza un piano strutturale di assunzioni.
• Macchinari della radiologia tradizionale utilizzati solo parzialmente.
• Nuovi assunti già intenzionati a lasciare l’azienda.
• Pazienti trattenuti nei locali del pronto soccorso dopo la prima visita, in attesa di un posto letto anche per giorni.
• Fondi non rendicontati anche per il nuovo ospedale.
• Attività intramoenia in crescita, conseguenza diretta delle liste d’attesa troppo lunghe.
Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono che la sanità reatina non può essere ridotta a soli annunci, ma ha bisogno di interventi concreti e di un confronto onesto e costruttivo, rispettoso delle norme contrattuali. Se la Direzione non procederà al ritiro della delibera e all’apertura immediata di un tavolo di confronto sulla gradazione degli incarichi e sull’utilizzo dei fondi del comparto, i sindacati annunciano l’avvio dello stato di agitazione, a tutela dei lavoratori e dei cittadini. Qui non si parla solo di contratti – concludono le Organizzazioni Sindacali – ma della vita dei lavoratori e della salute dei cittadini, che pagano le tasse e meritano servizi efficienti, organizzati da una direzione capace e competente”. Così nella nota i Sindacati





