Una serata intensa e ricca di spunti quella di mercoledì 29 Ottobre al Multisala Moderno, dove è stato proiettato “Lasciatemi morire ridendo”, il documentario che racconta la storia di Stefano Gheller, seconda persona in Italia e prima nel Veneto ad aver ottenuto legalmente il diritto al suicidio medicalmente assistito. L’iniziativa, promossa dalla Cellula di Rieti dell’Associazione Luca Coscioni, ha rappresentato un importante momento di confronto sul tema del fine vita e del diritto all’autodeterminazione. La proiezione ha suscitato grande partecipazione e commozione tra i presenti. La testimonianza di Stefano, segnata da coraggio, lucidità e da una sorprendente ironia, ha toccato il pubblico per la sua autenticità e la sua forza umana.
Il documentario, prodotto da Mescalito Film, racconta con delicatezza e profondità il percorso di un uomo che, pur amando la vita, ha scelto di affrontare la propria malattia con dignità e consapevolezza, fino a ottenere il via libera al suicidio assistito dalla ASL di competenza. Al termine della proiezione, Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e da anni impegnato in prima linea nella difesa dei diritti civili e della libertà di scelta, ha dialogato con il pubblico offrendo un quadro aggiornato della situazione normativa italiana.
Cappato ha ribadito: “proprio in queste settimane in Parlamento si sta discutendo una legge che rischia di limitare le libertà riconosciute dalla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale — la sentenza che consente oggi l’accesso alla morte medicalmente assistita in presenza di specifici requisiti — andando a estromettere il SSN dall’iter, affidando la decisione a un comitato etico di nomina governativa e andando a restringere enormemente la platea degli aventi diritto. E questo proprio ora che tale diritto inizia ad essere esercitato, con 19 pazienti che hanno ufficialmente ottenuto il diritto al suicidio assistito. Nonostante i tentativi di restringere i diritti conquistati non ci lasceremo intimidire. Continueremo a portare avanti le nostre battaglie per la libertà, la responsabilità e la dignità delle persone attraverso le disobbedienze civili e affrontando caso per caso nei Tribunali.”
La Cellula di Rieti dell’Associazione Luca Coscioni ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’evento: “È stata una serata di riflessione autentica, partecipata e rispettosa. Ringraziamo tutte le persone che hanno scelto di esserci e di condividere con noi un momento così significativo per la difesa dei diritti civili e della libertà di scelta. Ringraziamo inoltre le associazioni che nelle ultime settimane ci hanno sostenuto e Giorgio Preite per il bellissimo reportage fotografico.” Un incontro che ha saputo unire emozione, consapevolezza e impegno civile, riaffermando l’importanza di un dialogo aperto e rispettoso sui temi del fine vita e della dignità della persona.
 
  
  
  
  
  
  



 
                                    

