L’ANPC si unisce al cordoglio per la scomparsa di monsignor Chiarinelli

Si è spento nella sua casa a Rieti, dove era nato il 16 marzo 1935, monsignor Lorenzo Chiarinelli. Creato vescovo nel 1983, ha esercitato il suo ministero episcopale nelle diocesi di Sora, Aversa e dal 1997 al 2010 Viterbo.

È stato anche presidente della Commissione per la catechesi e la dottrina della fede della Conferenza episcopale italiana. La cifra del della sua missione può essere riassunta in una spiritualità del dialogo costante e in un’amicizia sincera tra fede, parola di Dio e cultura.

Un pastore che ha curato innanzitutto la ricerca del bene e ha praticato la fatica per un mondo più giusto, amando il proprio tempo e confrontandosi con la contemporaneità, premettendo sempre la misericordia ad ogni giudizio.
Uomo di profonda cultura e testimone instancabile di una Chiesa fondata sulla comunione, tenendo sempre come bussola il Concilio Vaticano II, curò particolarmente la formazione del laicato, soprattutto in materia sociale.

Una delle sue maggiori preoccupazioni consisteva nell’investimento sulla formazione delle coscienze in campo sociale e nell’affidamento al laicato cattolico della giusta fiducia e autonomia nel discernere e decidere, nel rispetto della laicità di ruoli, tempi e luoghi. Invitò spesso la Chiesa a tornare ad educare il proprio popolo per renderlo conscio di cosa si intenda per dottrina sociale e capace di cogliere la differenza tra “quel che è di Cesare e quel che è di Dio”; per renderlo capace di ispirare e valutare politiche e iniziative che andassero incontro alle esigenze della comunità e di una concezione integrale della persona, così come di essere voce critica davanti a scelte che negassero la pace e la coesione sociale.

Tra le file della FUCI e del MEIC, dove fu assistente e animatore, trovò sempre interlocutori sinceri, che apprezzarono la sua profonda cultura e la disponibilità a confrontarsi, anche e soprattutto con gli spiriti più inquieti, guidando con l’esempio più che con l’autorità e ponendosi sempre sul crinale che divide memoria e speranza, storia e profezia, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, alla ricerca delle ragioni per proseguire il cammino della fede.

L’ANPC nazionale si unisce al cordoglio della Chiesa italiana per la perdita di questo illuminato pastore.