24 dicembre 1914: siamo nel pieno della guerra più terribile della storia (La Grande Guerra con 16 milioni di morti e 20 milioni tra feriti e mutilati), soldati tedeschi e britannici nel territorio belga di Ypres-Saint-Yvon promuovono una tregua, la “tregua di Natale”.
Deposte le armi, su un fronte di 50 chilometri, intonano, nelle loro lingue, “Stille Nacht, Heilige Nacht” (“Astro del ciel”), un canto di unione e di fratellanza che celebra il mistero del Natale. La dolce melodia, venne scritta nel 1816 da un prete, Joseph Mohr, assistente parrocchiale ad Oberndorf, una comunità di pescatori sulle rive del Salzach, a pochi chilometri da Salisburgo. Due anni dopo, nel 1818, il brano scritto da padre Mohr venne musicato da Franz Xaver Gruber, compositore austriaco.- I due, Joseph Mohr, con voce da tenore, accompagnato con la chitarra,da Franz Xaver Gruber, (l’organo della chiesa era fuori uso perché i topi ne avevano rosicchiato le canne di pelle) ne eseguirono la prima esecuzione pubblica la notte del 24 dicembre 1818, nella chiesa di San Nicola di Oberndorf.
Lo spartito venne lasciato sull’organo. L’estate successiva venne raccolto dal fabbricante di organi che era andato ad Oberndorf per riparare quello della chiesa di San Nicola. Il brano venne diffuso in Germania, in tutta Europa e nel mondo. Anni dopo, nel 1859, un vescovo americano della Trinity Church di New York, di nome John Freeman Young, ne trasse una versione inglese con il titolo di Silent night, diventata, poi, la canzone di Natale più eseguita nel mondo e la prima di 140 traduzioni.
La versione italiana “Astro del ciel” non è stata tradotta dal testo tedesco ma è stata scritta da un prete bergamasco don Angelo Meli (1901-1970) e pubblicata nel 1937 dalle Edizioni Carrara di Bergamo.
Tito Cheli