LA RUBRICA DI ANGELITA – “Ogni giorno deve essere contro la violenza sulle donne, non solo il 25 novembre”

Dopi la pausa estiva torna su Rietinvetrina il consueto appuntamento quindicinale con LA RUBRICA DI ANGELITA, curata dal Centro AntiviolenzaAngelitadi Rieti. Oggi, a firma della presidentessa Silena D’Angeli (nella foto), parliamo del 25 novembre, “Giornata contro la violenza sulle donne”:

Il 25 novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne, ma dovrebbe essere abolita. Ci vuole la forza di dire basta. La violenza sulle donne è una questione che riguarda tutti, donne e uomini, e di qualsiasi fascia di età.

Ogni giorno registriamo donne morte e fatti di cronaca, ma non abbiamo ancora interventi strutturati e coordinati. Le leggi, anche se inasprite, non sono più sufficienti ad arginare un fenomeno che dilaga costantemente. È un’emergenza che va combattuta tutti insieme.

Ogni 3 giorni una donna viene uccisa, 7 i femminicidi registrati in una settimana, ma a sentire dai commenti, per molti tutto questo sta diventando quasi normalità.

Non ci indigniamo più ed addirittura ci chiediamo se la vittima non avesse effettivamente provocato l’omicida. Follia, pura follia che mette i brividi solo a scriverne.

112 donne uccise nel 2020, 85 fino ad ottobre 2021, secondo i dati ISTAT, per cui che senso ha parlare di 25 novembre come giornata per l’eliminazione della violenza? Ogni giorno di vita dovrebbe essere vissuto in piena libertà.

Ricordiamo che la giornata di cui si parla sopra venne scelta da un gruppo di attiviste per commemorare il brutale assassinio nella Repubblica Domenicana delle 3 sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie.

In Italia, la ricorrenza è celebrata dal 2005 e solo dal 2007 quasi tutte le città e le Associazioni si mobilitano con festival, convegni, manifestazioni con scarpette rosse.

Noi del Centro Antiviolenza Angelita abbiamo deciso di non fare nessun evento in quella giornata o nella settimana che precede il 25 novembre, proprio per lanciare un segnale, per dire che siamo formichine operose tutto l’anno e ci sentiamo sole ad affrontare tante situazioni. Spesso non possiamo dare risposte alle richieste di giustizia perché i tempi di sono lunghi ed il famoso codice rosso non sempre basta.

L’inasprimento delle leggi per chi si macchia di questi delitti nel nostro Paese non è riuscito a contrastare il femminicidio. L’apparato sanzionatorio interviene alla fine della catena delittuosa e non costituisce ad oggi deterrente.

Bisogna che il cambiamento culturale riparta dalle famiglie e parta finalmente dalle scuole. Già dai 6 anni è giusto parlare e raccontare di parità, di rispetto per il prossimo, di relazioni sane.

Far capire che violenti non sono soltanto i criminali, ma tutte quelle persone che usano forza sia fisica che verbale nelle relazioni con gli altri. Pertanto, contiamo sull’aiuto di tutti per ristabilire l’equilibrio nella società convinti che i piccoli gesti siano onde che erodono le rocce”.

Ricordiamo che il Centro Antiviolenza Angelita riceve su appuntamento, nel rispetto delle norme anti-Covid, in via delle Stelle, 24 a Rieti e che risponde h24 al numero 377 697 9546.

Per ogni emergenza si prega di contattare il 112, numero unico nazionale di pronto intervento.