Ultimo appuntamento con l’appuntamento quindicinale di Rietinvetrina con LA RUBRICA DI ANGELITA, a cura del Centro Antiviolenza Angelita di Rieti:
“Progettare insieme per ricostruire la rete nella società. La possibilità di farsi conoscere soprattutto attraverso la rete e avere i famosi cinque minuti di celebrità, facendo non importa cosa, è diventata una sorta di droga. Sembra che per avere la sensazione di essere vivi occorra assolutamente emergere e qualsiasi altra persona può diventare utile o meno per il raggiungimento del nostro scopo, cioè appagare il nostro ego. L’anima della società basata sull’arrivismo, sull’individualismo che ha sancito la distruzione della comunità, fa leva proprio sull’io supremo che deve affermarsi in ogni modo.
L’ego si scontra sempre con altri ego che vogliono lo stesso spazio, la stessa visibilità e quindi è difficile che questa gente trovi veri amici, vere e profonde relazioni perché tutto si basa sulla convenienza. E anche il mondo “dell’alternativo” inizia a essere molto frequentato da ultimi arrivati che magari hanno capito che nel mondo “normale” non sarebbero emersi e allora si portano dietro il loro cinismo, opportunismo anche nel mondo del cosiddetto cambiamento. Probabilmente sono persone che non hanno superato lo stato adolescenziale e iper protettivo della famiglia e che mascherano le proprie debolezze e fragilità gonfiandosi a dismisura fino spesso a scoppiare.
C’è invece bisogno di umiltà e credibilità non di ego spropositati bravissimi nella vendita di se stessi. Nella società non abbiamo bisogno di persone che devono emergere a tutti i costi usando chiunque ma c’è bisogno di collaborazione sincera dove gli obiettivi sono l’arricchimento interiore e lo scambio che sono le premesse per una crescita reciproca.
Se si pensa agli altri come qualcuno o qualcosa che ci possa servire perché dobbiamo raggiungere un traguardo non ci si accorge che non esistono traguardi da raggiungere nella crescita personale. Esiste la bellezza dello stare assieme, la condivisione, la conoscenza, l’ascolto, l’apprendimento tutte cose che non fanno troppo spazio all’ego ma che rendono la vita e le relazioni degne di essere vissute. Nessun risultato o traguardo è più importante del sapere che dall’altra parte c’è qualcuno che ci considera e ci stima per i nostri valori, la nostra onestà e non per il nostro tornare utili a qualcosa. Con un ritrovato noi si può pensare di cambiare in profondità la società e se stessi. Tutto il resto è fatto di chiacchiere e vani tentativi. Questa l’importanza di fare rete ovunque soprattutto nel mondo del volontariato che è il motore di tante iniziative. Tutti devono imparare a fare rete. Solo così potremmo sentirci davvero utili col nostro operato.
Lo sportello di ascolto del centro antiviolenza Angelita resterà a disposizione anche durante la pausa estiva. Per appuntamenti contattare il 377 6979546 I laboratori artigianali riprenderanno dal mese di ottobre. Buona pausa estiva a tutti coloro che sono stati con noi durante l’anno.