La reatina Simona Cardella presenta in Regione Lazio progetto sulla prevenzione dei minori

“Osservatorio di prevenzione e salvaguardia della salute per i soggetti compresi tra 0 e 17 anni”, questo il titolo del progetto presentato martedì 23 aprile al vicepresidente della Commissione Sanità, Angelo Tripodi dalla referente del Comitato Civico Rieti Consapevole, Simona Cardella.

Il progetto molto articolato e ben documentato, è stato redatto da un team di medici: il prof. Vanni Frajese, il pediatra dott. Armando Ceccarelli, due cardiologi, il prof. Giuseppe Barbaro e il prof. Alessandro Capucci.

Il comitato civico Rieti Consapevole partner del progetto, continua dunque il suo impegno di volontariato civico per tutelare la salute dei minori. Dopo l’incontro in Regione del 7 marzo scorso, la referente Simona Cardella, consigliere di Castel di Tora, è tornata in Regione dal Vice Presidente della Commissione Sanità per presentare ufficialmente il progetto redatto dal team qualificato di medici.

“Bastano poche modifiche e  potrà diventare proposta di legge, è stato fatto un ottimo lavoro – commenta il consigliere regionale Angelo Tripodi – particolarmente accurata la documentazione sulla quale poter avviare una proposta di legge e incardinare quindi la prevenzione delle malattie cardiache giovanili nella sanità regionale. Ci vorrà tempo, alcuni mesi per espletare tutte le procedure, ma siamo a buon punto per iniziare l’iter di realizzazione di un Osservatorio di prevenzione e salvaguardia della salute dei minori 0-17 anni” – sottolinea il vice presidente Angelo Tripodi.

All’uscita dell’incontro in Regione,  Simona Cardella commenta: “Sono una mamma innanzitutto poi una cittadina che vuole provare a fare qualcosa di buono e utile e ritengo che sia importante accendere i riflettori su un tema vitale come la malattia cardiaca e la mortalità cardiaca infantile. Non possiamo accettare che sia normale, o che si parli di morte naturale quando siamo davanti ad un infarto in età pediatrica. Dobbiamo trovare soluzioni perché non possiamo rimanere indifferenti davanti a patologie così serie che stanno travolgendo i nostri ragazzi, per questo abbiamo deciso come gruppo reatino di cittadini di richiedere un’attenzione istituzionale e sociale per i ragazzi, una fascia quasi dimenticata anche dal sistema di prevenzione nazionale, alla luce dei dati ufficiali che destano allarme e preoccupazione, e ci attiveremo per portare a termine questo progetto sull’Osservatorio di prevenzione, un sogno che sembra avvicinarsi sempre più, anche dopo questo incontro  proficuo in Regione”.