Giovedì mattina, negli uffici della Questura di Rieti, si è svolto un incontro formativo con i ragazzi che hanno partecipato ai campi scuola organizzati nell’ambito del Progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile con l’obiettivo di diffondere tra i giovani i valori della “cittadinanza attiva” e di avvicinarli al mondo della legalità e della sicurezza.
Circa venti giovani, tra i 10 e i 16 anni, accompagnati dal gruppo di Protezione Civile del Comune di Poggio Bustone, hanno fatto visita alla Questura di Rieti dove sono stati accolti dal Capo di Gabinetto ed hanno incontrato il Dirigente delle Volanti, il personale dell’Ufficio Minori e Vittime vulnerabili, della Polizia Scientifica, della Polizia Stradale e della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica che hanno spiegato loro il ruolo e i compiti della Polizia di Stato nella società e l’importanza del rispetto delle regole.
Dopo una approfondita descrizione dell’attività svolta quotidianamente dalla Polizia di Stato, i ragazzi hanno visitato la Sala Operativa dove hanno potuto osservare e conoscere le apparecchiature di controllo e i sistemi operativi presenti, soffermandosi, in particolare, sull’Applicazione YOUPOL, di immediato utilizzo per segnalare episodi di bullismo, spaccio e violenza attraverso l’invio di immagini e messaggi direttamente alla centrale operativa della Questura.
I poliziotti hanno poi affrontato temi fondamentali per i giovani come il cyber bullismo e i pericoli del web e hanno mostrato ai ragazzi alcuni video istituzionali della Polizia di Stato.
La visita è proseguita nel piazzale interno della Questura dove i piccoli “volontari” hanno potuto visitare lo stand allestito dalla Polizia Scientifica e conoscere da vicino gli strumenti di indagine e le tecniche utilizzate per eseguire i rilievi dattiloscopici.
Gli operatori della Polizia Stradale hanno parlato ai ragazzi di sicurezza stradale e rispetto delle regole legate alla circolazione su strada facendo loro sperimentare un percorso interattivo con l’utilizzo di occhiali speciali che consentono di capire in che condizioni ci si mette alla guida in stato di ebbrezza.
Gli ospiti hanno potuto, infine osservare da vicino una Volante e conoscerne i dispositivi tecnologici in dotazione.
Salutati dal suono della sirena della Volante, i ragazzi hanno lasciato la Questura manifestando grande entusiasmo e soddisfazione per l’esperienza vissuta a fianco dei poliziotti reatini.