L'ATC RIETI 1 SALUTA TUTTI I CACCIATORI

Caccia

All’inizio della nuova stagione venatoria 2011/2012 la presidenza dell’ ATC RI/1 unitamente al consiglio direttivo desidera inviare un cordiale “In bocca al lupo a tutti i cacciatori” con l’augurio che la prossima stagione sia foriera di soddisfazioni e soprattutto di serenità della quale nel settore c’è tanto bisogno.

Come sempre, alla vigilia e non solo, tra i seguaci della dea Diana si verifica un notevole fermento che trae origini soprattutto dalle diverse tipologie e modalità di caccia. Ovviamente “le colpe” sono sempre degli altri, in modo particolare di chi “cerca di gestire” il territorio tra una molteplicità di leggi ormai inadeguate con enti preposti alla gestione raramente in sintonia tra loro e, nel nostro caso, con una assoluta apatia verso la collaborazione e il volontariato.

Basti pensare che il 15 settembre soltanto trenta membri su cento hanno partecipato all’assemblea per l’approvazione dei bilanci rendendola nulla. Tuttavia, in linea con la speranza del cacciatore e ritenendo che è sempre possibile una inversione di tendenza, si ritiene di poter affermare che alcune cose, importantissime, sono state fatte, altre si stanno facendo con il pensiero rivolto alla possibilità di poter un giorno imitare la concretezza di alcuni ATC limitrofi che da tempo rappresentano un valido esempio di ottima gestione.

C’è anche da dire che nonostante i costi di gestione siano sempre più alti, le risorse sono ultimamente molto diminuite per la rarefazione delle residenze venatorie ed i secondi ATC soprattutto da parte dei cacciatori dell’Umbria. Con la teleprenotazione per i cacciatori che da Terni  si recheranno in mobilità presso il nostro ATC e che funziona dallo scorso anno, si ritiene di poter introitare tuttavia almeno una parte delle minori entrate considerando che ciascun ternano dovrà versare all’ATC la somma di € 25 all’atto della richiesta. La Provincia di Rieti, ai fini della mobilità,  è divisa in tre zone dove giornalmente, su prenotazione, possono cacciare da appostamento temporaneo senza possibilità di esercitare la caccia vagante e con l’ausilio del cane da riporto complessivamente 250 cacciatori.

La teleprenotazione, vista la riduzione per motivazioni varie della superfice Agro-silvo-pastorale, organizzata come in Toscana, contribuirà concretamente ad una equa distribuzione dei cacciatori su tutto il territorio sabino con la possibilità  di un accurato controllo.

Altra cosa importante “la pianificazione triennale 2011-2014” ai sensi dell’art. 29 della L.R. Lazio 17/95 che è in avanzata fase di concretizzazione e che costituirà importanti elementi conoscitivi per i prossimi Piani Faunistici Venatori Provinciali e Regionali.

Sono allo studio nuove forme di lotta ai predatori con piani che saranno presentati alla Provincia e all’I.S.P.R.A. di Bologna e che impegneranno i numerosi (ed inoperosi) selecontrollori locali. Ciò costituirà la diminuzione del “pronta caccia” fino ad il suo esaurimento con i ripopolamenti sul territorio di selvaggina idonea.

Laddove non esistono istituti privati o zone addestramento cani, si sono costituite (ed altre sono in via di esserlo) due “Aree funistiche” gestite direttamente dall’ATC con la collaborazione, a Poggio Mirteto, di una locale e trasversale Associazione Cacciatori. Tali aree, con una contrazione delle giornate di caccia, controllo dei predatori ed immissione di selvaggina da ripopolamento anche a spese dei cacciatori locali, rappresentano un ottimo esempio di sana e costruttiva gestione. Da riverificare l’attualità e l’importanza della zona ripopolamento di Leonessa che comunque costituisce una realtà invidiata da tutta Italia. 

 Ci sono molte altre cose da fare; soprattutto c’è, come sempre, l’attesa che la nostra mentalità si accresca nell’agire più che nel criticare.