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domenica 14 Settembre 2025
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Irruzione dei comitati acqua alla Pisana: o con l'acqua pubblica, o con Acea!

I comitati dell’acqua irrompono al Consiglio Regionale ed impongono la scelta tra i diritti dei cittadini e gli interessi di Acea S.p.a. Dinanzi alla decisa azione dei cittadini il Presidente del Consiglio regionale ha interrotto la seduta e seduta stante ha convocato una conferenza dei capigruppo con la partecipazione dei comitati.
“In quella sede – dichiarano i comitati – abbiamo ottenuto che la proposta di legge n. 238 (di attuazione alla legge n. 5/2014 Tutela, governo e gestione pubblica delle acque), presentata da dieci consiglieri ma scritta dai comitati, sia portata in discussione alla commissione ambiente tra il13 e il 17 luglio”.
Inoltre si è deciso che il giorno 20 luglio venga riconvocata una conferenza dei comitati e dei capigruppo con la partecipazione dell’assessore regionale Refrigeri e del Presidente della Commissione ambiente Panunzi, per fare il punto sull’eventuale presentazione della proposta da parte della Giunta e sull’iter della legge n.238 in Commissione ambiente.
Resta fermo che la proposta di legge attuativa n. 238 è da oggi in discussione in Commissione ambiente a prescindere dall’esistenza o meno di una proposta della Giunta.
Ovviamente questo risultato, ottenuto solo con la mobilitazione popolare, non ci può lasciare soddisfatti. Abbiamo infatti la necessità che la nostra proposta di legge venga calendarizzata e votata in aula dal Consiglio comunque prima della pausa estiva ovvero entro la prima settimana d’agosto.
Questo a scanso del perdurante rischio di vanificare la legge n.5/2014 e la volontà dei cittadini che già nel 2011 si sono chiaramente espresse sulla gestione pubblica dell’acqua.
“Questo è quello che siamo chiamati ad ottenere nei prossimi giorni – concludono i comitati – e nel prossimo incontro del 20 luglio. Siamo consapevoli che riusciremo ad ottenere un risultato positivo se avremo la capacità di continuare a porre il problema al consiglio regionale attraverso la mobilitazione dei cittadini e di quei comuni che hanno a cuore una questione centrale non solo per la qualità della vita delle persone ma sul piano della democrazia nel governo e nella gestione dei servizi pubblici e dei diritti fondamentali delle persone”.

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