Nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid sono state introdotte nuove agevolazioni contributive che hanno riguardato in particolare le imprese del settore privato. Tra queste la più rilevante è l’Agevolazione Decontribuzione Sud, misura concessa a partire dal mese di ottobre 2020 che prevede un’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate del Paese.
Nel periodo osservato si registra una diminuzione del numero medio di lavoratori che beneficiano degli incentivi all’occupazione a tempo indeterminato. Nell’anno 2020, escludendo la Decontribuzione Sud, circa il 50% degli interventi messi in atto per incentivare l’assunzione è rappresentato dall’apprendistato e il 38% dai contratti a tempo indeterminato.
Nello stesso anno si riscontra la generale diminuzione del numero medio di beneficiari per le diverse agevolazioni: tra queste l’apprendistato e le assunzioni agevolate di ultracinquantenni e donne, lo sgravio contributivo per i lavoratori svantaggiati impiegati nelle cooperative sociali, le assunzioni agevolate in sostituzione di lavoratori in astensione obbligatoria/facoltativa e le agevolazioni per l’integrazione dei disabili. Di contro sono in crescita sia il numero medio di lavoratori che beneficiano dell’esonero strutturale giovani con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti sia le stabilizzazioni di contratti di apprendistato.
L’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato e l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo determinato o stagionale nei settori del turismo e stabilimenti termali sono stati rispettivamente di circa 71.500 e 2.300  beneficiari. Entrambi gli interventi sono riconosciuti per assunzioni  effettuate tra la data di entrata in vigore del decreto (15 agosto 2020)  e il 31 dicembre 2020.
 Nel  2020 si conferma la predominanza della componente maschile dei  beneficiari di politiche attive in quasi tutte le tipologie di  intervento ad eccezione delle agevolazioni per gli ultracinquantenni  e donne e delle agevolazioni per le assunzioni in sostituzione di  lavoratori in astensione obbligatoria o facoltativa per le quali è  maggioritaria la componente femminile.
Per i contratti di apprendistato la fascia di età con più presenze di beneficiari si conferma quella dei giovani tra i 20 e i 24 anni e di conseguenza si riscontra un maggior numero di stabilizzazioni di apprendisti tra i 25 e i 29 anni. Per i lavoratori assunti con l’agevolazione prevista per gli ultracinquantenni e le donne, la maggiore frequenza si riscontra tra gli over 50, dovuto soprattutto al fatto che l’agevolazione prevede l’assunzione anche degli uomini solo per questa fascia di età. Per Decontribuzione Sud i rapporti di lavoro agevolati a tempo indeterminato hanno riguardato maggiormente lavoratori la cui età supera i 40 anni mentre, per i rapporti a tempo determinato, la classe modale è 30-39.
Osservando la distribuzione a livello territoriale, nel 2020 i contratti di apprendistato, come pure le stabilizzazioni e gli incentivi a tempo indeterminato sono presenti soprattutto al Nord del Paese (rispettivamente 57%, 61% e 59%). La Decontribuzione Sud invece, per la sua specifica finalità, trova applicazione nelle regioni del Mezzogiorno. La residua percentuale dello 0,1% rilevata nelle aree del Centro-Nord, riguarda i soli contratti stipulati con agenzie di somministrazione.
Politiche passive
Nel  2020 il numero di trattamenti di NASpI è stato pari a 1.763.593 con un  decremento rispetto all’anno precedente pari a -4,6%, derivante da un  decremento pari a -6,5% per i maschi e del  -3% per le femmine. Il numero di trattamenti di DIS-COLL, nel 2020, è stato pari a 20.292 con un incremento, rispetto al 2019, del 28,2%. Per i trattamenti di disoccupazione agricola, 544.433 nel 2020, si registra  un decremento pari a -1,1%, rispetto all’anno precedente.
Per la NASpI e la DIS-COLL le classi di età in cui si concentra il maggior numero di trattamenti sono quelle tra 25 e 34 anni (rispettivamente il 27% per la NASpI ed il 39% per la DIS-COLL). Molto diversa la composizione per età dei trattamenti di disoccupazione agricola in cui la classe modale è quella dei soggetti con più di 54 anni (22%).
Il maggior numero di trattamenti NASpI è al Nord con il 44%, ma nonostante la diversa concentrazione dei lavoratori sul territorio nazionale, nel Sud e nelle Isole si registra il 37% dei trattamenti. Quasi la metà dei trattamenti di DIS-COLL è concentrata nel Sud e nelle Isole (48%), così come i trattamenti di disoccupazione agricola il cui valore raggiunge quasi i tre quarti del totale dei trattamenti erogati nel 2020 (70%).
Beneficiari di indennità di mobilità
Nel  quinquennio di osservazione il fenomeno presenta un andamento  fortemente decrescente a cominciare dal 2017. Il numero complessivo di  lavoratori che al 31 dicembre 2020 beneficiano del  trattamento di mobilità ammonta a 4.791 unità. Rispetto al 31 dicembre  2019 la variazione a livello nazionale si presenta con un decremento  pari a -38%, trend riscontrato in tutte le aree territoriali, in misura  lievemente minore nelle Isole (-22%). Rispetto  al genere, la presenza maschile (3.667 beneficiari) è sempre più  consistente di quella femminile (1.124). Con riferimento all’età, circa  l’80% dei beneficiari risulta avere più  di 49 anni. 
Lavoratori Socialmente Utili
Per i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, il fenomeno si  presenta in continua diminuzione in tutto il periodo di osservazione. Al  31 dicembre 2020 il numero medio di percettori  del sussidio ammonta a 3.305 unità con una variazione a livello  nazionale di -17,6% rispetto al 2019. Con  riferimento alla ripartizione geografica il Sud (93,6%) è l’area con  maggior presenza di lavoratori socialmente utili. Una bassa percentuale è  presente al Centro e ancor meno nelle Isole  mentre il fenomeno è completamente assente nel Nord del Paese. 



 
                                    

