Cari alunni e studenti, insegnanti, famiglie, dirigenti scolastici, personale, l’inizio del mese di settembre, mentre annuncia la stagione autunnale, porta con sé il profumo della primavera, perché segna nella vita sociale del nostro Paese, l’inizio di un nuovo anno scolastico. Questo nuovo inizio mi provoca particolarmente, perché, pur non negando le criticità che attraversano la società attuale, si apre davanti a noi un tempo in cui siamo chiamati a “scommettere” nell’unica risorsa che ci rende davvero liberi: quella dell’educazione.
Educare è l’antica arte maieutica quella cioè che fa nascere ogni persona ad una vita piena di senso, che attraverso le strettoie di un mondo sempre più abituato alle logiche di violenza, guerra e sopraffazione vuole portare i nostri ragazzi a scoprire la bellezza della vita attraverso una cultura che non deve mai essere fine a se stessa, ma che deve condurli mano a mano ad immaginare e sperare un mondo davvero migliore.
Mentre inizia un nuovo anno scolastico siamo chiamati a mettere al centro sempre più il bene dei nostri bimbi, dei ragazzi e dei giovani. Loro e il loro bene siano la priorità, il punto principale di tutti i programmi e le attività educative e didattiche. Sarà la strada maestra anche per far conoscere con intelligenza, non solo le nozioni contenute nei libri, ma soprattutto quello che rende la scuola e i luoghi dell’educare laboratori di umanità.
Con questi sentimenti abbraccio tutti e tutte, e vi auguro di camminare alla luce del vero, del bello e del buono. In questo cammino spero, ogni tanto, nel rispetto dei ruoli e dei calendari scolastici, di farmi vostro compagno di viaggio. Un pensiero caro raggiunga anche gli universitari che giungono nella nostra città come anche quanti studieranno e insegneranno in giro per l’Italia o per il mondo. Se è vero che educare è un’arte, voi siete dei meravigliosi artisti. Con affetto di fratello e amico” don Vito Piccinonna