“Una strategia industriale senza precedenti frutto di un grande lavoro di squadra con il Governo e anche con le istituzioni europee, e di massimo ascolto con le parti sociali. Un lavoro di concertazione che ha raggiunto obiettivi importanti”. Lo ha dichiarato Roberta Angelilli vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria, all’Internazionalizzazione della Regione Lazio, a proposito delle risorse che il Governo ha assegnato alle imprese che fanno parte del territorio del Consorzio Industriale del Lazio e destinate alla realizzazione di interventi di sostegno alle attività economiche finalizzati a contrastare fenomeni di deindustrializzazione. Si tratta di 100 milioni di euro nel complesso, ripartiti in 20 milioni di euro per ciascuno dei cinque ex Consorzi per lo sviluppo industriale quali Lazio Meridionale, Sud Pontino, Roma-Latina, Frosinone e della Provincia di Rieti. Ciascuna impresa potrà ottenere un finanziamento a fondo perduto fino a 300mila euro.
“È stato un grande lavoro di squadra del quale ringraziamo il governo Meloni. Un vero cambio di passo che non ha precedenti e che va a integrare una serie di misure significative che l’amministrazione regionale sta attuando in favore delle imprese e la crescita economica. La Regione Lazio potenzia questa strategia attraverso i 120 milioni di euro destinati allo sviluppo del Lazio da parte dalla Banca europea degli investimenti, un aiuto sotto forma di prestiti bancari agevolati di cui una quota sarà destinata all’automotive. Con il governo stiamo inoltre finalizzando l’iter per l’istituzione per la Zona Logistica Semplificata che è di prossima approvazione. Entro l’anno infine puntiamo a portare in Giunta la nuova legge sul Consorzio Industriale del Lazio. Il combinato disposto di tutte queste misure è paragonabile per effetti economici della Zes” – ha aggiunto la vicepresidente Angelilli.
Le risorse del fondo sono destinate a contrastare fenomeni di de-industrializzazione attraverso la concessione di incentivi economici in favore di imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti ovvero per l’insediamento di nuove unità produttive. Gli incentivi devono ricomprendere almeno uno dei seguenti ambiti: iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile in cui l’attività manifatturiera è svolta; l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo delle attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi; gli investimenti immateriali; la conversione di attività produttive significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale e economica; l’avvio di nuove unità produttive. Possono beneficiare degli incentivi le imprese manifatturiere già insediate nei territori comunali di competenza dei consorzi industriali ovvero le imprese che intendono insediare nuove unità produttive nelle medesime aree.