Ad un anno dalla scomparsa, la figura del Professore Alberto Lelli e il suo legame con il Guado è stato ricordato domenica 8 giugno presso la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e
Ripasottile, con la manifestazione “Il guado della Piana Reatina”, fortemente voluta dal Commissario Straordinario Guido Zappavigna, dallo storico Roberto Lorenzetti e dal neo Direttore della Riserva Marco Petrelli. E’ stato un pomeriggio coinvolgente e intenso per i numerosi partecipanti, all’insegna del ricordo, della condivisione e della scoperta. Si è parlato del guado la storica pianta tintoria che per secoli ha caratterizzato la Piana Reatina e che ha attraversato i confini dell’Europa.
Ci sono stati momenti carichi di emozioni e di pensieri in cui abbiamo voluto rendere omaggio ad Alberto, una persona speciale che ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori. Lo abbiamo ricordato con una mostra dedicata, cercando di condividere il suo grande contributo alla valorizzazione della pianta del guado e del nostro territorio, così come ha sempre fatto lui con passione e impegno.
Con l’occasione abbiamo avuto il
piacere di presentare in anteprima il nuovo libro dello storico Roberto Lorenzetti, “NELLA
VALLE DELLA CUCCAGNA. IL GUADO L’ORO BLU DELL’AGRO REATINO”. Opera frutto di
una lunga ricerca storica che ha portato alla luce notizie finora sconosciute. Rieti, infatti, è
stata a lungo considerata la capitale del “GUADO” e “LA VALLE DELLA CUCCAGNA”, un
luogo dove si coltivava questa pianta e si viveva con semplicità e abbondanza, grazie
anche ai pani di guado, simbolo di questa tradizione millenaria.
La giornata si è conclusa con un laboratorio didattico di tintura con il guado, curato dal servizio di comunicazione e educazione ambientale della Riserva. Sicuramente un‘occasione unica per scoprire i segreti e la magia di questa pianta di cui Alberto è stato il
massimo conoscitore, a testimonianza del suo amore per la sua terra e le sue tradizioni.
Alberto è stato il motore, il cuore pulsante di un progetto che ha unito, ispirato e coinvolto tantissime persone: famiglie, ragazzi, bambini e tutti noi operatori della Riserva. Sempre
disponibile, energico, volenteroso e appassionato, Alberto ha dato il via a momenti di unione e condivisione, che ancora oggi ci riempiono di gratitudine. La sua passione per la natura, l’arte e la cultura ha portato alla creazione di iniziative che hanno attirato l’attenzione di TV, accademie, stilisti. Alberto anche difronte alla malattia è stato un maestro instancabile, un esempio di passione e generosità, la sua presenza ci ha insegnato che donare agli altri e amare ciò che si fa sono le chiavi per vivere bene e trovare significato nella vita.