Tra le molteplici attività che contraddistinguono il lavoro di Croce Rossa c’è anche il supporto psicologico per cittadini e Volontari impiegati in ogni area. Il supporto psicologico non riguarda specificatamente solo l’emergenza o il sociale spiega la psicologa Annalisa Stocchi, volontaria di CRI Rieti, ma permea tutte le aree perché qualsiasi attività in Croce Rossa si svolge sempre in un assetto di gruppo. E’ indicativo che uno dei primi incontri informativi è quello dedicato agli aspetti psicosociali sulla cura che il Volontario deve avere, proprio perché può svolgere molteplici attività in modalità diverse, ma pur sempre in gruppo. Quindi è fondamentale dare degli spunti a coloro che si stanno affacciando al mondo di Croce Rossa che implica un volontariato impegnativo e responsabile, contraddistinto da una continua formazione di acquisizione di maggiori competenze e aggiornamento delle stesse. Tutto questo fa parte della prevenzione rispetto alle difficoltà che si possono incontrare a prescindere dalle mansioni perché ognuna, dall’ambulanza alle derrate alimentari, richiede una conoscenza delle risorse personali e del gruppo per poter lavorare bene insieme e raggiungere gli obiettivi prefissati. In realtà non insegno dei concetti, ma cerco di trasmettere degli stimoli che spero possano far riflettere sulle dinamiche, sia individuali che di gruppo, per svolgere un’ attività in sicurezza che non vuol dire solo indossare i dispositivi di protezione, ma anche saper valutare le eventuali scelte da fare. Per esempio nell’emergenza ogni Volontario deve saper valutare se partire o meno ma, ripeto, per qualsiasi attività ci deve essere una scelta ponderata affinché si possa agire con serenità.
In tutti i nostri servizi, infatti, ci sono dei rischi da un punto di vista psicologico perché trattiamo persone che possono avere un disagio, una sofferenza da cui non bisogna essere inglobati e risucchiati. Dunque è opportuno saper dosare una sana empatia che ci fa avvicinare all’altro mantenendo quel giusto distacco che ci rende lucidi e di conseguenza anche più professionali nell’attività che stiamo svolgendo.
Questo tipo di formazione, e quindi di prevenzione e psicoeducazione, non riguarda solo i nuovi Volontari, ma continua nel tempo: la ritroviamo nel percorso per la presenza in ambulanza con lezioni dedicate al TSSA, nel corso Opem, in quello Icare dedicato alle attività del sociale e anche nella formazione per le manovre salvavita perché, essendo trainer e psicologa, aggiungo quegli aspetti di mia competenza che mi permettono di offrire una psicoeducazione a più ampio spettro.
Come si svolge a Rieti il Servizio Psicosociale offerto dalla Croce Rossa?
Essendo l’unica psicologa e non potendo sempre offrire la mia disponibilità per le consulenze abbiamo siglato un protocollo d’intesa con il Consultorio Diocesano familiare dove c’è un equipe di psicologi e psicoterapeuti. Il nostro Sportello Sociale si avvale di Volontari che sono stati ben formati su quelli che possono essere i disagi e le sofferenze delle persone e, al contempo, su un tipo di comunicazione giusta e sensibile che rispetti sempre la dignità umana. Dunque, quando c’è un disagio che deve essere contenuto da un professionista, i Volontari formati sanno indirizzare le persone che, in tal modo, potranno iniziare un percorso di supporto psicologico presso il Consultorio Diocesano. Quando il Comitato non può offrire un certo tipo di risposta, si appoggia agli altri servizi del terzo settore presenti sul territorio: esempio di come sia fondamentale la collaborazione tra tutte le associazioni – conclude Stocchi















