IL CONSIGLIERE TIGLI SULLA MANCATA ATTUAZIONE DELLA LEGGE PER ROMA CAPITALE

Consigliere Paolo Tigli

Mi trovo d’accordo con le riflessioni del sen. Manlio Ianni a proposito della mancata attuazione della legge per Roma capitale, ai colpevoli e voluti ritardi del Governo nella attuazione dei Decreti attuativi previsti dalla legge stessa.

Se mai ce ne fosse bisogno posso aggiungere, alle tante occasioni mancate, quella rappresentata dal Programma del Movimento Prodi, metà anni 90, che sotto il nome suggestivo "l’Italia che vogliamo" prevedeva per la nostra Regione una ripartizione diversa: Roma Capitale, che comprendeva tutto il territorio dentro il Raccordo; le altre quattro Provincie confinanti ampliate dal riassorbimento delle aree fuori dal Raccordo; il che avrebbe significato per la Provincia di Rieti l’accorpamento di numerosi Comuni della Sabina romana lungo l’asse che va dalla Tiburtina alla valle del Tevere.

Posso anche aggiungere che quella proposta, a cui lavorammo seriamente, si accompagnava ad una riduzione del numero dei nostri Comuni, non più di 26/27. Ma questa era la "politica", niente a che vedere con i "mostri geneticamente modificati" di oggi; gli Amministratori di Latina e Frosinone propongono la secessione solo oggi, perchè non rappresentati nell’esecutivo regionale, non certo per "nobiltà istituzionale". Resta il problema del "che fare" in attesa delle riforme; strategia che rischia di avere un unico epilogo………aspettando Godot. Una soluzione intanto ai nostri problemi potrebbe essere la presentazione da parte dei 5 Consiglieri Regionali del nostro territorio di una Legge Speciale: Rieti Infrastrutture con l’obiettivo di far stanziare i fondi per la Salaria – San Giovanni Reatino Passo Corese a quattro corsie; sarebbe un buon modo, dopo 18 anni di paralisi, di aspettare le riforme.